Tra ombre, sparizioni e un po’ di jazz. Alla Ubik il nuovo romanzo del duo Pistacchio-Toffanello
“Guardando le vite degli altri se ne imparano di cose, indole, gusti, abitudini, dettagli. Alla lunga si finisce col credere di conoscerli davvero, certe volte ci si affeziona. Tutte cazzate, si disse, roba da rubriche per cuori solitari”. Pensieri e parole di Sal Puglise, 63 anni, investigatore privato (di origini foggiane). Un’ombra, più che una persona. O, per semplificarla con le parole degli autori, “uno che è fuori tempo massimo”.
Dopo lo straordinario esordio de L’estate del cane bambino (66thand2nd), vincitore del Premio Rieti e selezionato al Premio Strega, Mario Pistacchio e Laura Toffanello ritrovano i loro lettori con una storia ambientata nella Torino delle grandi sparizioni, tra jazz e personaggi sfuggenti.
Sabato 17 giugno, alle ore 19, in occasione della manifestazione nazionale Letti di Notte, che mette in rete durante la stessa serata librerie, biblioteche e circoli di lettori di tutta Italia, gli autori presentano in Piazza U. Giordano, all’aperto, il loro nuovo romanzo, Requiem per un’ombra (66thand2nd, 2017), inseriti nel cartellone letterario di Libri & Dialoghi organizzato da Ubik e Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia. A conversare con la coppia di scrittori, il libraio Salvatore D’Alessio e la blogger Giuditta Casale (del seguitissimo blog letterario “Giuditta Legge”). Inoltre, durante la presentazione, alla stessa ora, nello spazio live interno alla libreria avrà luogo il laboratorio per bambini (4/10 anni) a cura dei giovani artisti del MAC Academy, ispirato ai temi di Letti di Notte e dal titolo Sogni e sognatori – ideali, visioni, utopie, passioni, desideri e avventure.
Requiem per un’ombra (66thand2nd, marzo 2017; 272 pagine). Sal Puglise ha sessantatré anni. Alle spalle tanti fallimenti e il futuro non si prospetta certo migliore: pensione da fame, due o tre amici fidati, un pappagallo fissato con le telenovelas e una solitudine che gli si allarga davanti agli occhi. Sulla scrivania pochi casi, squallide fotocopie uno dell’altro.
D’altronde il mestiere dell’investigatore privato non è più quello di una volta. Infedeltà coniugali, dipendenti assenteisti, qualche persona scomparsa. E poi la gente, che è sempre meno disposta ad accettare la verità, e ancora meno a pagarla. Ci vorrebbe un caso per chiudere in bellezza, un’occasione per fare un po’ di soldi e sparire. Ed eccola l’occasione. Una rapina finita male, una brutta storia che ha riempito le prime pagine dei giornali. Puglise si tuffa subito nel lavoro, le cose si mettono bene, c’è tempo anche per cercare il fratello di Dalia, una cliente bella da mozzare il fiato e misteriosa il giusto. La sua Torino, però, non è più la Shangri-La del jazz, dove potevi incontrare Chet Baker al bancone dello Swing Club e farti offrire da bere, è una città diversa, spigolosa, ammorbidita solo a tratti da una malinconica nota blues. Forse in un altro mondo, forse nel migliore dei mondi possibili, tutto filerebbe liscio, ma non è certo lì che abita Sal.
Mario Pistacchio è nato a Cerignola nel 1979, Laura Toffanello a Torino nel 1970. Con Il volto del diavolo sono stati finalisti al Premio Solinas «Storie per il Cinema 2010». Hanno esordito con L’estate del cane bambino, vincitore del Premio Rieti e selezionato al Premio Strega.