All'Auditorium Santa Chiara Maria Gabriella Cianci interpreta Bach
Beato riposo, amato piacere dell'anima,
non ti si può trovare tra i peccati dell'inferno,
ma nell'armonia del Paradiso;
tu solo fortifichi il petto debole.
Allora i puri doni della virtù
troveranno dimora nel mio cuore.
Così inizia la Cantata BWV 170 Vergnügte Ruh', beliebte Seelenlust (Beato riposo, amato piacere dell'anima), che venerdì 19 gennaio 2018 presso l’Auditorium Santa Chiara di Foggia, verrà eseguita per la prima volta assoluta a Foggia. Interprete di questo primo incontro dedicato interamente al meraviglioso mondo delle Cantata di J. S. Bach Patrocinato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia,è il contralto Maria Gabriella Cianci che con il suo Cenacolo Bachiano, accompagnata dall’Ensemble strumentale Lirico Italiano e dalla voce recitante di Vito De Girolamo, inaugura una serie di appuntamenti tra Musica e Spiritualità.
Le Canate di J. S. Bach rappresentano uno dei più straordinari tesori della storia della musica ”patrimonio dell’umanità”, una fonte inesauribile di studio e di ricerca fondamentale nella formazione di ogni musicista per ricchezza d’espressione, arte compositiva e contenuti religiosi e filosofici.
La Cantata BWV 170 non si apre, come di consueto, con un coro, ma con un'aria di tono disteso affidata al contralto. I violini accompagnano con figurazioni morbide e variamente espressive, in un clima di compostezza e di penetrante dolcezza. Segue un recitativo secco del contralto, accompagnato dal solo cembalo ( in questo caso il pianoforte), molto interessante sotto il profilo delle modulazioni, che sottolineano il discorso parlato con una puntuale proprietà di accenti, rivolti ad evidenziare il delicato gioco psicologico delle varie situazioni. Dopo il recitativo viene un'altra aria per il contralto (Adagio), sviluppata in forma di fugato, che esprime una sensazione dolorosa, come un pensiero della condizione umana di fronte alla divinità. L'aria è particolarmente impegnativa per la varietà delle annotazioni così da creare un'atmosfera di elevata poesia (l'aria è con il da capo). Ad un nuovo recitativo obbligato, cioè accompagnato dagli archi più il basso continuo, fa seguito l'ultima aria, più elaborata delle precedenti e su un tema chiaramente bachiano, ma dal piglio allegro e vivace, emergente da un elegante trapunto di arabeschi sonori.
La Cantata sarà anticipata da un concerto strumentale di J. S. Bach il Concerto in fa minore BWV 1056.
L’ingresso sarà libero fino ad esaurimento dei posti. con ingresso alle 20.15 e inizio alle 20.30