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Le Guide Ambientali Escursionistiche d'Italia sul Gargano: “Lanceremo il manifesto per il Turismo Ambientale"

Sarà il Gargano a ospitare la XXIV Convention Nazionale delle Guide Italiane, in programma dal 16 al 20 novembre lungo la costa pugliese

A 9 anni dall’incendio che, nell’estate del 2007, devastò il Gargano, in quelle stesse aree giungeranno, in alcuni casi anche a piedi, centinaia di guide ambientali escursionistiche italiane. Nel 2007 fu l’apocalisse – il Gargano contò vittime, feriti, danni ingenti a livello sociale, ambientale e strutturale, con scene che fecero il giro del mondo.

Nessuno mai dimenticherà l’incendio del Gargano in Puglia, a Peschici. “A distanza di 9 anni da quell’evento centinaia di Guide Ambientali Escursionistiche Italiane giungeranno da tutta Italia nel Gargano. Abbiamo scelto proprio quei luoghi per dare un segnale forte e lanciare il Patto Per Il Territorio Italia”. Lo ha annunciato poco fa Stefano Spinetti, presidente dell’Associazione Italiana di categoria delle Guide Ambientali Escursionistiche - che sono migliaia in tutta Italia.

Esperti in grado di spaziare dalle geoscienze alla narrazione culturale e sociale del territorio, vere sentinelle. Sarà il Gargano a ospitare la XXIV Convention Nazionale delle Guide Italiane, in programma dal 16 al 20 novembre lungo la costa pugliese. Ci saranno i Parchi Nazionali per un evento importantissimo, unico, irripetibile. “Nel Gargano lanceremo il Manifesto per il Turismo Ambientale, settore che in Italia è in crescita, con il Patto per il Territorio”.

Tutto pronto dunque per la XXIV Convention Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche. Per quattro giorni, il Parco Nazionale del Gargano, ospiterà briefing stampa, conferenze, escursioni irripetibili. Si partirà da una location originale quale l’Oasi del Lago Salso sul Golfo di Manfredonia. Ci saranno i Parchi Nazionali, i vertici nazionali della Federparchi, delle aziende e società più importanti del settore turistico. Protagonisti saranno i luoghi affascinanti del Parco Nazionale del Gargano attraversati dalle guide escursionistiche con spettacolari escursioni.

“L’allarme è forte. Infatti in Italia aumentano sempre più i borghi fantasma - ha proseguito Spinetti - centri storici di grande valore che man mano si stanno completamente svuotando. I centri minori stanno rischiando di perdere capacità di produrre reddito e ricchezza locale. Il territorio sta perdendo quelle figure che storicamente lo controllavano, lo conoscevano e lo vegliavano. Pastori, forestali, casari, agricoltori, tutti primi testimoni del territorio che occupavano tendono oggi a scomparire lasciando tali luoghi senza guardiani, senza persone che vivendo il territorio erano in grado di capirne lo stato di salute, di conservazione e segnalarne le criticità”.

Le Guide Ambientali Escursionistiche invece stanno compiendo il passo inverso. “Noi siamo già sul territorio e per lavoro ma anche per scelta di vita frequentiamo l’Italia detta minore in modo massiccio, capillare e interessato. In ogni paesino italiano c’è sempre una Guida Ambientale Escursionistica. Ogni anno spendiamo centinaia di giornate su sentieri, sulle strade bianche delle coste, nei fondovalle che lasciati soli, trovano nelle Guide ambientali dei veri e propri paladini non solo culturali. I Parchi naturali, le aree protette in genere, sono le principali porzioni di territorio che subiscono questa migrazione e impoverimento. È ipotizzabile, dato il ruolo di ‘guardiano del territorio’, un inserimento delle Guide o della sinergia che proponiamo, come strumento di controllo del territorio, in ambito di ‘Casa Italia’, lo strumento di Unità Nazionale per la difesa del territorio”.

Casa Italia è una grande opportunità perché può essere uno strumento di Unità Nazionale per la difesa del territorio e le Guide possono esserne parte integrante in quanto hanno già il ruolo di “guardiani del territorio. La figura professionale della Guida Ambientale Escursionistica è sul territorio ed è fondamentale per una politica di messa in sicurezza. Si può essere guardiani dell’Italia dei luoghi definiti minori e che invece producono milioni di turisti e tanto PIL.

I dati del 2015 parlano di ben 3 milioni e 400 mila turisti accompagnati dalle Guide Ambientali Aigae, con un indotto turistico che ha fatturato 50 milioni di euro in un solo anno. La figura professionale riconosciuta già dal Governo e con una legge nazionale è totalmente diversa dalle Guide Alpine in quanto si tratta di geologi, biologi, archeologi, naturalisti ed operatori turistici. “Noi narriamo il territorio nel suo insieme spaziando dalle geoscienze, dalla geomorfologia all’ambiente tutto. In ogni paesino italiano c’è già una Guida Ambientale Escursionistica che vive e fa vivere il territorio”.

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