Tra storia, letteratura e amori (comunisti) Luciana Castellina: vite “non pubbliche” dei grandi
Ha fatto della sua lunga militanza a sinistra un vero e proprio segno distintivo, rivendicato con l’orgoglio di chi ha partecipato attivamente a mille battaglie politiche, sociali e culturali, anche fuori dalle maglie stringenti dei partiti del dopoguerra italiano. Intellettuale mai banale, fondatrice, con altri, dello storico quotidiano “Il Manifesto”, per la prima volta nella sua carriera di scrittrice racconta storie straordinarie di uomini straordinari attraverso la lente del sentimento: Amori comunisti (Nottetempo, 2018) è il suo ultimo, originalissimo libro, protagonista dell’incontro di mercoledì 19 settembre, alle ore 19, nello spazio live della Ubik di Foggia. Una delle voci più importanti della cultura italiana, per la prima volta incontra i lettori della libreria di Piazza U. Giordano, presentando il suo ultimo lavoro editoriale e conversando con il giuslavorista Marco Barbieri e la ricercatrice Gemma Pacella. Introduzione a cura del direttore artistico della libreria, Michele Trecca.
Amori comunisti (Nottetempo, 2018). In Amori comunisti, Luciana Castellina mette in luce e racconta un aspetto poco conosciuto delle vite “non pubbliche” dei comunisti: quello sentimentale. Parlando degli amori tra Nazim Hikmet e Münevver Andaç, tra Argyrò Polikronaki e Nikos Kokulis e tra Sylvia e Robert Thompson, l’autrice costruisce un racconto intessuto di ricordi effettivi e incontri personali, articolato intorno alle storie di tre coppie provenienti da paesi molto differenti, Turchia, Grecia e Stati Uniti: vite complicate e amori incredibili che hanno percorso la seconda metà del secolo scorso, accomunati dal fatto di essere osservati e spiati, in un clima di grande difficoltà e pericolo. Sullo sfondo, risaltano i contesti culturali e politici nei quali i personaggi si muovono, che restituiscono alcuni passaggi cruciali di tre paesi dalla storia molto diversa. Come nella Scoperta del mondo e in Siberiana, il percorso politico e intellettuale di Luciana Castellina si bagna nella vita e nella memoria, recuperando dall’oblio vicende e ritratti indimenticabili.
Luciana Castellina. Giornalista e scrittrice, ma grande militante politica, si è iscritta al PCI nel 1947, partito da cui è stata radiata nel 1969 quando, con Magri, Natoli, Parlato, Pintor e Rossanda, fonda "Il Manifesto". Con nottetempo ha pubblicato La scoperta del mondo, entrato nella cinquina finalista del Premio Strega nel 2011, e Siberiana (vincitore del Premio Letterario Vallombrosa) nel 2012. Entrambi hanno riscosso successo di stampa e di vendite. Nel 2014 il suo ultimo libro, Guardati dalla mia fame, scritto con Milena Agus.