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Sant'Agata di Puglia va in Inghilterra e riporta a casa il "tesoro" di Giacinto Giordano

Un regalo del sindaco Gino Russo alla città. Si tratta di un libro del frate scienziato e teologo, Giacinto Giordano nato a Sant'Agata di Puglia quasi certamente negli ultimi decenni del XVI secolo

In occasione dei preparativi di una mostra bibliografica dedicata a una rassegna di autori locali, il sindaco di Sant’Agata di Puglia, Gino Russo, appassionato bibliofilo, si mette alla ricerca di un raro volume pubblicato da uno studioso santagatese nel 1643. Si tratta di un libro del frate scienziato e teologo, Giacinto Giordano nato a Sant'Agata di Puglia quasi certamente negli ultimi decenni del XVI secolo. Dopo una serie di ricerche fatte in internet, il volume è stato rintracciato in Inghilterra, in una nota libreria storica di Londra. Il Comune, al fine di recuperare e restituire al paese e alla cultura del proprio territorio l’antica opera di un suo illustre figlio, con una modesta spesa lo acquista e lo riporta “a casa”. 

Ma chi era Giacinto Giordano, e come nasce l’interesse per questo santagatese del quale si era persa la memoria? Tutto parte quando il prof. Alessandro Volpone, santagatese, lavorando a Bari per l’istituto di Storia della Scienza si trovò a curare con altri ricercatori il volume “Scienziati di Puglia” per le edizioni Adda. Tra i vari nomi illustri dei personaggi presi in considerazione e selezionati per il volume in fase di realizzazione, una certa curiosità suscitò in lui proprio il nome di Giacinto Giordano, che risultava essere nato nel XVI secolo a “S. Agata de Puglia”.  

L’illustre frate santagatese risultava censito nel 1651 dal “Compendio dei Padri Predicatori del regno di Napoli” di Teodoro Valli, e nel 1678 nell’opera “Biblioteca Napoletana e apparato degli uomini illustri del Regno di Napoli”, di Nicolò Toppi. Grazie ad un interessante articolo proprio del prof. Volpone, pubblicato nel 2008 dal giornalista Rosario Brescia su una rivista culturale, si apprende che il Giordano fu Rettore dello Studio generale del Real Convento di San Domenico Maggiore in Napoli, l’istituzione dove a suo tempo aveva insegnato Teologia San Tommaso d’Aquino e che annovera fra i suoi alunni più noti l’umanista Giovanni Pontano e il famoso filosofo Giordano Bruno. 

Di Giacinto Giordano rimane un solo lavoro a stampa, pubblicato a Napoli nel 1643, (il volume acquistato proprio in questi giorni dal Comune di Sant’Agata) intitolato “Fondamenti teorici della medicina di San Tommaso, dottore angelico e Padre Santissimo, e dei luoghi in cui se ne tratta nelle Sacre Scritture”. Sempre dalle ricerche del prof. Volpone, sappiamo che il frate santagatese morì in una maniera a dir poco strana. Infatti, dalla biografia del 1651, redatta da un suo confratello, si apprende che Giordano “…mentre dalle stampe tirava i fogli della materia del secondo tomo, per sventurato accidente, si cagionò la morte con insolita medicina d’Antimonio».

Del predicatore, medico, scienziato e alchimista santagatese non si sa più nulla, se non che dopo l’uscita di questo suo volume, morì praticamente avvelenato. “Bella e intrigante, la storia di questo singolare personaggio santagatese sarà certamente oggetto di studi futuri più approfonditi” promette sin da ora il sindaco Gino Russo, soddisfatto e felice di aver contribuito personalmente a cercare, recuperare e restituire al suo paese un tassello storico e culturale di straordinario interesse.

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