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Musica e arte, tra insegnamento e stimolazione della creatività: al via il laboratorio di educazione all'ascolto

Partirà sabato il ciclo di incontri ideato da Stefano Consiglio della libreria Rio Bo e dal chitarrista degli Shoe's killing Worm Marco Maruotti: i ragazzi dovranno dipingere le proprie sensazioni trasmesse loro dai brani ascoltati dal vivo

Educare all’ascolto attraverso l’arte. E’ il progetto ambizioso di un nuovo ciclo di incontri, in programma alla libreria Rio Bo di Foggia, indirizzato ai ragazzi dai 10 ai 15 anni. Ideato da Stefano Consiglio, titolare della libreria, e da Marco Maruotti, chitarrista degli Shoe's killing Worm, emergente band foggiana, il laboratorio, sarà diviso in diversi incontri, ognuno dedicato a un genere musicale. Mediante l’ascolto di brani eseguiti dal vivo, i partecipanti entreranno in contatto con il genere, conoscendone la genesi, l’evoluzione e la storia dei suoi più grandi interpreti. Le note dovranno poi essere fonte di ispirazione per i ragazzi, che con le tempere saranno chiamati a dipingere ciò che le note hanno comunicato. Si comincerà con il blues, e con i suoi più grandi interpreti, a cominciare da Robert Johnson, uno dei pionieri del genere, nonché fonte di ispirazione per intere generazioni di musicisti e band.

“L’idea di proporre ai ragazzi musica ‘da grandi’ nasce dalla voglia di avvicinarli a qualcosa di nuovo. Spingerli a intraprendere un percorso originale, unico, senz’altro diverso da quello che tv o radio possano quotidianamente offrire”, racconta Stefano Consiglio.

Gli fa eco Marco Maruotti: “Il nostro è un esperimento: abbinare musica dal vivo all’arte visiva, mediante la descrizione delle sensazioni prodotte dalle note di una canzone, è un modo non solo per affinare le conoscenze musicali e scoprire le peculiarità di un genere, ma soprattutto per stimolare la creatività di ogni ragazzo. Sarebbe bello se anche i genitori partecipassero ai singoli appuntamenti, perché la musica spesso rappresenta un efficace trait d’union tra generazioni diverse”.

Senza contare la ricerca della qualità, “perché la musica è un po’ come i libri. Esistono vari generi, la difficoltà sta nello scegliere quelli giusti”.

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