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Parlare di mafia e corruzione ai giovani, la ricetta per una crescita nella legalità

All'incontro, organizzato da 'Populus', ha visto la partecipazione di Don Aniello Manganiello, sacerdote impegnato contro la camorra, Elio Veltri, Franco Roberti e Luigi Di Pace

Organizzata da ‘Populus’, Libera Associazione per una Democrazia Territoriale Partecipativa e Deliberativa si è tenuta presso la Sala del Tribunale della Dogana, con il patrocinio della Provincia di Foggia, e dell'Ufficio Scolastico Territoriale del MIUR di Foggia, la ‘Giornata Provinciale contro le mafie e la corruzione’.

Sono stati brillanti relatori, nel corso della mattinata del 20 febbraio 2018 che ha visto la partecipazione delle classi terminali delle scuole medie superiori della provincia di Foggia, Don Aniello Manganiello, sacerdote campano da anni impegnato contro la camorra e fondatore dell'associazione ‘Ultimi’, che ha sottolineato l'importanza fondamentale che ha per i ragazzi, per permettere loro una crescita nella legalità, l'affrontare le problematiche inerenti le mafie e la corruzione, ricordando pure come, ogni qualvolta si alzi l'attenzione sull'argomento mafia e corruzione, partano le minacce nei confronti di chi si azzarda a parlarne: la mafia infatti non ama che si parli di sé; Elio Veltri medico, politico, giornalista e scrittore, da sempre difensore della cultura della legalità, ha ricordato tra le altre cose come l'Italia sia ormai un paese largamente "illegale", dove nessuno mai dice che le mafie hanno commesso la più grande rapina della storia nei confronti del Paese con un sistema improntato all'evasione fiscale, al riciclaggio di denaro sporco, all'esportazione di capitali all'estero ed alla corruzione; Franco Roberti, già Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo ed oggi consigliere ministeriale per le materie attinenti al terrorismo ed alla criminalità organizzata, ha improntato la sua relazione sull'importanza che la nostra Costituzione Repubblicana deve ancor oggi rivestire per le nuove generazioni, in quanto baluardo di uguaglianza sostanziale e riconoscimento dei diritti del cittadino; nel rispetto e nella realizzazione del programma dettato dalla nostra Costituzione i giovani devono allora oggi vedere ancora un valido deterrente all'illegalità che è però, purtroppo, fenomeno sempre più diffuso.

I lavori sono continuati nel pomeriggio a vantaggio della cittadinanza presente, con l'intervento, oltre ai relatori del mattino, del dott. Luigi Di Pace, referente regionale dell'Associazione Nazionale "I Cittadini contro le mafie e la corruzione", che ha relazionato sulla corruzione diffusa all'interno della società dei "colletti bianchi", fenomeno assolutamente non trascurabile e di sicura gravità per la società civile.

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