Tracciato l'antico sentiero che collegava la costa a Monte Sant'Angelo
Lo scorso weekend con cesoie e tronchesi, pale e picconi, pennelli e vernici hanno contribuito a rendere più percorribile e sicuro uno degli antichi percorsi che collegavano la costa a Monte Sant’Angelo
Si è concluso lo scorso 25 ottobre il “Primo Corso Base sulla sentieristica: pianificazione, segnaletica, manutenzione”, organizzato a Foggia, per i soci della locale sezione CAI, dalla sede centrale del Club Alpino Italiano e dal CAI regionale Puglia.
Il corso si è sviluppato in due giorni: il modulo teorico si è tenuto il sabato e ha affrontato varie tematiche: dai principi generali di pianificazione delle reti sentieristiche agli obiettivi della segnaletica orizzontale e verticale. “Grazie a due formatori esperti del CAI centrale - spiega il presidente foggiano, Ferdinando Lelario – abbiamo avuto un’intensa giornata formativa, il 24 ottobre. Gli esperti ci hanno illustrato le caratteristiche della segnaletica principale, il rilievo dei luoghi di posa, la manutenzione dei sentieri, vernici e materiali utili per la segnaletica orizzontale, ma anche gli strumenti informatici a disposizione”.
Progettare e realizzare una rete sentieristica – sottolineano dal CAI Foggia - significa mettere in atto un processo di pianificazione complesso nell'ambito del quale vengono analizzati ed integrati, in funzione degli obiettivi fissati, gli aspetti fondamentali del territorio preso in esame e le prospettive del suo sviluppo dal punto di vista turistico ed escursionistico. Un processo che richiede azioni sinergiche da parte degli enti proprietari del territorio e che vede indietro, su questo fronte, la Puglia e la Sardegna, uniche regioni a non possedere una rete sentieristica.
Nella giornata di domenica, i partecipanti al corso sono passati a una prova pratica su parte del sentiero che da Macchia sale a Coppa San Pasquale. “Si tratta di un sentiero splendido, che coniuga la bellezza naturale a quella storica e archeologica, con ipogei, grotte, luoghi di culto e mulini. Gli iscritti al corso sono stati più di 30 e alla fine, al momento di salutarsi, l’entusiasmo e la gioia erano palpabili. Tutti, chi con cesoie e tronchesi, chi con pale e picconi chi con pennello e vernici hanno contribuito a rendere più percorribile e sicuro parte di uno degli antichi percorsi che collegavano la costa a Monte Sant’Angelo. Vedere il bianco e il rosso della segnaletica CAI sul Gargano è stato un momento forte per tutti”.
Il Club Alpino Italiano – che ha in gestione 60.000 km tracciati in Italia - da anni ha istituito un Gruppo di lavoro Sentieri per lo sviluppo e la messa in sicurezza della Rete Escursionistica Italiana, uno fra tutti il Sentiero Italia, lungo oltre 4.000 km, che si snoda lungo l’arco Alpino e lungo quello Appenninico sino alla Sicilia, includendo la Sardegna. “Il valore dei sentieri del Gargano, della Foresta Umbra, del Sub Appennino, è inestimabile. Per strappare alcuni territori all’abbandono, che gradualmente stanno subendo – conclude Lelario - dobbiamo valorizzare questa rete, favorendo un ritorno alla natura, l’amore per l’ambiente che ci circonda, rilanciando un turismo diverso, lento”.