rotate-mobile
Eventi Vico del Gargano

LIPU boccia Game Fair: “Gargano da Parco Nazionale a parco giochi per armieri cacciatori”

La denuncia di LIPU Puglia alle autorità preposte: “Pareri sconcertanti di Provincia ed Ente Parco legalizzano sparatorie e provocazioni venatorie”

Game Fair, la prima country fair italiana, manifestazione che si propone di essere il punto di incontro per tutti gli appassionati delle discipline venatorie, delle armi, del mondo della cinofilia e di quello equestre che si terrà il 6 e 7 settembre a Vico del Gargano (Baia di Calenella), non piace alla LIPU Puglia che alle autorità preposte denunciano: “Pareri sconcertanti di Provincia ed Ente Parco legalizzano sparatorie e provocazioni venatorie”

Patrocinata dalla Provincia di Foggia, dal Comune di Vico del Gargano e da ANPAM (Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni) la prima edizione pugliese ricalca lo schema tradizionale di Game Fair Tarquinia, ospitando la maggior parte delle realtà che hanno caratterizzato la manifestazione nell’arco di 25 edizioni.

In linea con il format della Manifestazione, la Baia di Calenella dedica numerose aree all’intrattenimento del pubblico. Per gli appassionati del mondo equestre, caroselli di cavalli di razza Murgese, riprese di alta scuola, dimostrazioni di monta da Lavoro Sincronizzata e Afflinger, ideato per la disabilità, sono solo alcune delle esibizioni previste. Inoltre, la presenza di un gruppo di butteri maremmani, suggella lo stretto rapporto con l’edizione di Game Fair Tarquinia portando al sud la tradizione tipica del centro Italia.   

Dimostrazioni a 360° avvicineranno gli amanti dei cani alle discipline sportive cinofile: agility, disc dog e obbedience sono solo alcune delle classiche attività che incontrano l’innovativo splasch dog, salto dei cani dal trampolino. La Caccia e il Tiro Sportivo, settore tradizionale della Fiera, conta presenze di prestigio come Benelli, Beretta, Franchi, Rizzini, Baschieri & Pellagri e Fiocchi Munizioni, case di armi e munizioni tra le più importanti, esempi di qualità nel settore. Per gli appassionati del tiro a volo, l’attrazione da non perdere sarà quella del fuoriclasse Renato Lamera, che durante la giornata allieterà gli ospiti con eccezionali esibizioni di tiro al piattello.

Fare’ - come sostengono gli organizzatori - è la parola d’ordine della manifestazione: tutti i visitatori potranno testare i fucili delle più note case armiere per esercitarsi con il tiro ad aria compressa e le linee di tiro al piattello. Sarà possibile fare un salto indietro nel tempo con le esibizioni di Falconeria, un’arte ancora viva e uno dei quadri più interessanti dell’intera manifestazione.  Conferenze e incontri animeranno infine la Manifestazione e le sue iniziative, per garantire ai visitatori due giornate adatte a tutta la famiglia, a contatto con la natura, in una splendida cornice in cui la terra incontra il mare.

Ma la LIPU Puglia non ci sta e in una nota stampa esprime il suo dissenso: “Si scrive Game Fair, si legge promozione di armi, munizioni e caccia, con tanto di attività di tiro e contorno di falconeria. E’ la fiera autorizzata il 6 e 7 settembre prossimi nella baia di Calenella, a Vico del Gargano, dentro l’area protetta e proprio dall’Ente Parco! Il tutto con l’ormai solito, superficiale parere ambientale positivo (Valutazione di Incidenza) rilasciato dal dirigente dell’ufficio VIA della Provincia di Foggia, con una valutazione di merito di due righe. Anzi, una riga e mezza! 

Precisa Enzo Cripezzi: A pagare  sarà proprio il principio fondante di “area protetta”, sovvertito e umiliato da una iniziativa diseducativa per la crescita culturale e fuorviante per il rispetto di un Parco Nazionale. E’  prevista perfino una tavola rotonda sulla “gestione della fauna selvatica”, proprio in questo che è tra i comprensori più caldi d’Italia in quanto a caccia e bracconaggio!”. Alla tavola rotonda siederanno a braccetto il presidente del Parco Stefano Pecorella e quello di Federcaccia, la rappresentanza di Legambiente nazionale e quella del Comitato Nazionale Caccia e Natura, organizzazione di armieri e cacciatori. Oltre al presidente di Federparchi, Sammuri, noto per le sue sensibilità verso il mondo venatorio. Ma a pagare saranno anche l’ambiente della zona e le regole, per l’occasione buttate nella spazzatura.

E’ del 22 agosto scorso la nota di denuncia con ogni effetto di legge trasmessa dalla LIPU agli Enti che direttamente hanno autorizzato (Comune di Vico, Ente Parco, Provincia di Foggia) e al Ministro dell’Ambiente, al Corpo Forestale, alla Protezione Civile regionale e ai Vigili del Fuoco, fino al  Servizio Territorio della Regione.

La LIPU ha contestato la pericolosità per il rischio di incendio e le attività espressamente vietate dalle norme di salvaguardia e dai regolamenti in area parco, quali le attività di sparo, il disturbo alla fauna selvatica, il trasporto di armi, l’introduzione in aree aperte di animali alloctoni e l’uso di rapaci dafalconeria in attività di liberazione/predazione di animali equiparate ad attività di caccia.

La fiera, infatti, sarà realizzata con stand, parcheggi, postazioni di tiro e tutto quello che ne consegue per l’assistenza ai visitatori (ristorazione, impiantistica, gestione dei rifiuti, bagni chimici... ) in un luogo del tutto privo di strutture antropiche. Investirà una superficie di 30 ettari ricadenti in area IBA e Area Parco, di cui 15 ettari anche in Sito di Importanza Comunitaria (SIC della Pineta Marzini), dopo 15 giorni di lavori di cantierizzazione. “Ognuno può avere le proprie legittime posizioni sull’attività venatoria e non ci siamo mai sottratti al confronto ma non si possono cosi platealmente sovvertire le regole e mistificare la caccia al punto da arrivare a forzature di questo genere” conclude Cripezzi.

E' chiamato a risponderne politicamente il presidente Pecorella dal quale non si possono accettare posizioni ambigue: se gradisce farsi coinvolgere dalla lobby dei cacciatori e dall’industria di armi e munizioni può farlo ma non trascini il Parco del Gargano che rappresenta a nome della Nazione. Ma anche il dirigente D’Attoli, più che a capo dell’ufficio Valutazioni Ambientali della Provincia sembra ormai guidare un ufficio “Regali Ambientali”. Intanto questo fine settimana si vedrà se e quali esiti avrà avuto l’istanza di legalità (e moralità) invocata dalla LIPU, tutt’ora senza riscontro”.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

LIPU boccia Game Fair: “Gargano da Parco Nazionale a parco giochi per armieri cacciatori”

FoggiaToday è in caricamento