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La Filiera Culturale della Città di Foggia in uno studio dell’Ordine degli Psicologi della Puglia

Uno studio che comprende anche un lavoro d’inchiesta sugli operatori culturali e sul Documento della Filiera Culturale della Città di Foggia

La Filiera Culturale della Città di Foggia è stata oggetto di uno studio scientifico del dott. Luigi Garofalo, psicologo clinico e di comunità, pubblicato a dicembre 2021 nel volume 28 di 'PsicoPuglia, notiziario dell’Ordine degli Psicologi della Puglia'.

Lo studio, partito dal presupposto che le attività culturali e artistiche sono fondamentali per il benessere della comunità, così come si legge nel documento del Organizzazione Mondiale della Sanità (2019, Euro Health Evidence Network), ha tenuto conto della peculiarità sociale, culturale ed economica dei territori. Si deduce che, senza una risposta artistica adeguata al periodo di crisi che stiamo attraversando, si amplificheranno in maniera importante i danni, oltre che sulla salute, anche sulla qualità della vita e sull’economia dei territori stessi.

Il dott. Luigi Garofalo ha esaminato alcune criticità del welfare culturale che la Treccani definisce come “un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute e degli individui e della comunità, attraverso pratiche fondate su arti visive, performative e sul patrimonio culturale”.  Quello che ne deriva è un prezioso lavoro di ricerca e di confronto con diversi rappresentanti della Filiera Culturale, che fa emergere gli stati d’animo degli operatori artistici e dello spettacolo durante il momento pandemico ancora in corso, oltre a molto altro. Il 'Progetto di ricerca azione - La Cura della Filiera Culturale' mette insieme fattori importanti che ben delineano la visione di futuro dei padri costituenti, che definirono la Cultura come pilastro della Repubblica.

Lo studio comprende anche un lavoro d’inchiesta sugli operatori culturali e sul Documento della Filiera Culturale della Città di Foggia 'La Filiera Culturale deve sopravvivere al Covid, ad ogni costo' (pubblicato ad Aprile 2021), che ha dato la possibilità alle istituzioni locali, regionali e nazionali di conoscere le varie professionalità operanti nel mondo della cultura, intrattenimento e spettacolo, oltre a dare suggestioni fattibili su come arginare i danni ai soggetti che hanno avuto un fermo totale della attività lavorativa, con lo scopo di evitarne l’estinzione.

Fra le articolate parti dello studio (di ben undici pagine visionabili per intero dai link in basso), riportiamo “Questo stato di pandemia crea un effetto di disorientamento su tutta la Filiera Culturale e la rende dipendente quasi esclusivamente da fondi pubblici destinati alla cultura, poiché l’intero settore privato non può assumersi oltremodo i rischi in merito a nuove zone gialle o rosse, o in merito a produzioni interrotte a causa di focolai. I costi e i rischi supererebbero di gran lunga le possibilità di guadagno, soprattutto per gli eventi grandi e a lungo termine. Ecco la frustrazione lavorativa di un intero universo produttivo che viene tenuto in stasi senza idonei supporti alle proprie ferite, tuttora aperte, e mai curate. Tutto questo in aggiunta ad anni in cui la gestione dei fondi pubblici ha comunque privilegiato soltanto una piccola parte del potenziale cittadino, sminuendo e manipolando gli effetti benefici che sarebbe stato possibile raggiungere con una gestione migliore”.

Link al sito dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia: https://www.psicologipuglia.it/psicopuglia.htm

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