Rocchetta Sant'Antonio in festa per il suo santo patrono: falò, enogastronomia e tradizione
La festa in onore di San Antonio Abate, patrono di Rocchetta Sant’Antonio, è una delle più antiche tradizioni religiose, di origine contadina. I festeggiamenti si svolgeranno da martedì 15 a giovedì 17 gennaio. I festeggiamenti sono organizzati dal Comune di Rocchetta Sant’Antonio con la collaborazione dell’Associazione Turistica Pro Loco, l’associazione A.I.V.V.E e il concerto bandistico della città di Rocchetta Sant’Antonio.
Si inizia lunedì 15 gennaio con la consegna dei doni agli alunni della scuola dell’infanzia statale. L’Amministrazione Comunale consegnerà ai piccoli alunni dei giocattoli in ricordo di un aneddoto curioso legato al culto di Sant’Antonio accaduto nel 1943 quando la popolazione, attanagliata dalla miseria, decise di chiedere una grazia al Santo portandolo in processione fino alla stazione di Rocchetta, a circa dieci chilometri dal paese. Una volta giunti sul posto la processione si trasformò in un tumulto: fu preso d’assalto un treno merci fermo sui binari. La popolazione caricò così tanto il carro, che sarebbe dovuto servire per riportare la statua in paese, che non vi era più spazio per l’effige sacra.
I cittadini dovettero conservare la statua nella chiesetta della stazione fino al termine della seconda Guerra Mondiale. Tra i sacchi di mercanzia conquistata con furore dai rocchettani, anche balocchi per i più piccini. Doni preziosi di un tempo assai lontano che i nonni dell’epoca attribuirono al Santo e che oggi diventano tradizione. Mercoledì 16 gennaio sono le tradizioni e i sapori a mescolarsi. Ad esser festeggiato in questo giorno non sarà solo il Santo, ma anche la municipalità per ricordare quell’importante avvenimento avvolto dalla leggenda che salvò il paese da un attacco nemico grazie all’intervento del Santo monaco eremita. Un percorso che parte dall'abitazione privata del Sindaco, continua con i festeggiamenti nella residenza municipale e successivamente lungo le strade del piccolo comune, dove viene appiccato il fuoco ai tradizionali falò.
La municipalità viene festeggiata con un ricco buffet di prodotti tipici e fuochi pirotecnici che vengono offerti gratuitamente ai cittadini e ai visitatori. La gara dei falò riscalderà la notte della vigilia della Festa del Santo. Dopo aver acceso tutti i falò, si darà il via alla degustazione del piatto tradizionale “ruot r patan e lampasciun cu la capuzza”: una teglia con la testa dell’agnello, pezzi di agnello, salsiccia locale, lampascioni e patate. Nella stessa serata saranno premiati i falò più belli dall’Amministrazione Comunale. La degustazione sarà svolta al chiuso. Dopo i lunghi festeggiamenti della vigilia, il paese continua ad offrire altri appuntamenti per rendere omaggio a Sant’Antonio Abate.
Il 17 è caratterizzato da due momenti importanti; il primo alle ore 12 con la benedizione degli animali domestici e del bestiame e il secondo con la consegna del calendario cittadino. Il primo appuntamento vede la presenza di gruppi di adulti e bambini che accompagnano i propri animali per la benedizione, una tradizione che trova le sue origini nella benedizione del bestiame (mucche, cavalli, asini e agnelli) che aiutava l’uomo nel lavoro quotidiano. In onore del Santo Patrono e nell’ambito delle celebrazioni per il 250° Anniversario della consacrazione della Chiesa Matrice di Maria SS. Assunta, il secondo appuntamento quest’anno vedrà il racconto della vita di Sant’Antonio Abate di Atanasio tenuto dal prof. Giuseppe Micunco, docente dell’Università Teologica pugliese alla presenza di Sua Ecc. Mons. Luigi Renna vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano. Successivamente l’Amministrazione Comunale, per il XVI anno, consegnerà alla Cittadinanza il calendario del 2019.