Tradizione, folklore ed enogastronomia: Vieste si illumina con le fanoje di San Giuseppe
La Fanoja di San Giuseppe è una rievocazione storica del tradizionale falò (Fanoja) acceso nella notte tra il 18 e 19 Marzo . Pizzeche e Muzzeche organizza dal 2011 con cadenza annuale questa festa tradizionale, che saluta l’inverno scaldando i cuori con balli, canti, vino e tanta allegria.
A fare da degna cornice l’allestimento coreografico che trasforma la piccola piazza che si affaccia su corso Tripoli in una rappresentazione di vita contadina nella Vieste dell’800, tra animali da fattoria, attrezzi di lavori ormai in disuso, piatti tipici e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.L’accensione di una gigantesca catasta di legna è il simbolo della luce, dell’addio all’inverno, della natura che si risveglia e della speranza. E’ un modo per demonizzare il male. Il sacro ed il profano si fondano come reminescenza pagana ed inno alla vita che la fede cristiana illumina. E’ questo il significato della fanoja, che è giunta alla sua 6^ edizione, che si terrà (causa maltempo) lunedì 21 marzo.
Il programma completo prevede alle ore 17 l'apertura degli stand gastronomici con la degustazione di prodotti tipici, la tradizionale patata cotta sotto la cenere e l'immancabile zeppola.
Alle 19, l'accensione del Falò e preparazione del Pancotto con balli, suoni e canti. Ospiti, i gruppi Folk Sipontino, i Figli di Puglia e i Cantori di Vieste.
Alle ore 21, l'estrazione dei premi (prezzo del biglietto: 1 euro).