"Di niente e di nessuno": il romanzo di Dario Levantino chiude la rassegna 'Leggo QuIndi Sono'
“Il mio quartiere. Un aborto urbano, un non luogo. Io, che ci sono cresciuto, cammino con sicurezza: non guardo le vie, mi oriento col naso. C’è puzza di grasso e di polvere e di soffritto di cipolla. C’è un odore saggio, che corrode, che mi conosce, quello del mare. Il Tirreno dista pochi metri da casa mia, quando indosso i vestiti che mia mamma stende fuori, profumano di smog e mareggiate”. La storia di formazione di un autore esordiente: Dario Levantino, Di niente e di nessuno (Fazi, 2019). Ecco il quinto e ultimo romanzo della quarta edizione di Leggo QuIndi Sono-Le giovani parole, giro finale di incontri con gli studenti e i lettori di Capitanata. Si parte giovedì 4 aprile, alle ore 11.00: il giovane autore siciliano incontra gli studenti di San Marco in Lamis del P. Giannone (che ospiterà anche una delegazione di allievi dell’Istituto Giordani di Monte Sant’Angelo) e, alle ore 18, i lettori della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” di Foggia, per un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza. Inoltre, sempre giovedì 4 aprile (ore 15), anche Dario Levantino, come tutti gli autori in concorso, incontrerà il gruppo di lettura della locale Casa Circondariale, grazie al lavoro dei volontari del CSV di Foggia i quali, ogni anno, fanno in modo che i detenuti dell’Istituto Penitenziario possano esprimere la loro preferenza tra i cinque scrittori. Infine, il prossimo 11 aprile, l’autore sarà al Liceo classico “E. Duni” di Matera, grazie al gemellaggio stretto da LQS con l’associazione Amabili Confini, entrando di fatto nella programmazione che vede la città dei sassi Capitale Europea della Cultura 2019.
Di niente e di nessuno (Fazi Editore, 2018; pagine 168). Brancaccio, periferia di Palermo. Rosario è un adolescente solitario con la passione per la mitologia classica e il mare. Il padre, cinico e bugiardo, ha un negozio di integratori per sportivi in cui gestisce lo smercio illecito di sostanze stupefacenti; la madre, accudente e remissiva, dedica tutto il proprio tempo alla cura della casa e della famiglia. Solo di tanto in tanto, la donna si concede una pausa per lucidare il trofeo vinto come miglior portiere da nonno Rosario, morto prematuramente nel terremoto del Belice del 1968. Quando, per accontentare un inconfessato desiderio della madre, il ragazzo decide di giocare in quello stesso ruolo con la squadra di quartiere, il percorso che lo condurrà all’età adulta ha inizio: tra i pestaggi, la scoperta dell’amore e il disincanto, Rosario troverà la forza di emanciparsi dalla violenza e dalla menzogna che da sempre hanno oppresso la sua vita. Un’intensa storia di formazione condotta con la voce, spietata e dolcissima, di un adolescente che lotta per sovvertire i morbosi equilibri di una famiglia infelice. Un giovane autore dalla scrittura agile e peculiare capace di raccontare la paura e l’audacia di un ragazzo che, nel Sud passionale e violento delle periferie, ha il coraggio di diventare un uomo.
Fanno parte del sodalizio LQS anche per questo 2019: la libreria Ubik, la Fondazione Monti Uniti (che premia il vincitore con un contributo economico, sostenendo concretamente LQS e gli studenti più meritevoli), gli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Foggia (a sostegno della premiazione che ogni anno si tiene al Teatro U. Giordano) e l’Ufficio Scolastico Provinciale.