Paolo Giordano protagonista degli "Incontri stravaganti" del Liceo Lanza con 'Divorare il Cielo'
Si può alla mia età leggere un libro e essere cosi voracemente presi dalla storia da commuoversi fino a piangere? Ebbene, in tempi in cui siamo tutti un po’ più ‘freddi’, io quest’estate ho letteralmente ‘divorato' l’ultimo libro di Paolo Giordano e ne sono stata letteralmente invasa emotivamente. A ognuno di noi è capitato almeno una volta nella propria vita di innamorarsi e di coltivare amicizie, quelle vere.
A ognuno di noi è capitato di dire di una persona “io di lei so tutto” e poi , imprevedibilmente, abbiamo scoperto alcune cose che non avevamo compreso perché , come scrive Paolo Giordano nel suo ultimo romanzo: “c’è sempre molto da conoscere della vita di qualcun altro. Non si finisce mai. E a volte sarebbe meglio non iniziare affatto” (Paolo Giordano , Divorare il cielo, Einaudi 2018).
Ho presentato quest’estate il libro di Paolo Giordano e ho proposto all’autore, scherzando sul colore comune ‘Verde Arcadia’ della cover di ‘Divorare il cielo’ e delle Celebrazioni dei 150 anni del ‘Lanza’ , di venire al nostro Liceo a presentare il suo libro. Paolo Giordano è un giovane dal cuore gentile e, nonostante i molteplici impegni, ha accettato . Mi ha scritto in autunno: ‘Non vedo l’ora di sentire cosa i ragazzi penseranno di divorare’ (3/10/2018)
Non possiamo deluderlo. L’incontro sarà il 19 febbraio 2019, ma, per come è nato, è idealmente collegato alle celebrazioni dei 150 anni del Liceo classico ‘V. Lanza’, che vengono così chiuse in modo egregio .
La trama di Divorare il Cielo
Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent'anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c'è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l'intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio.
Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall'ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l'uno all'altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell'angolo di campagna diventa l'unico posto al mondo. Il posto in cui c'è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un'inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent'anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l'altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell'universo.
A dieci anni di distanza da La solitudine dei numeri primi, Paolo Giordano torna a raccontare la giovinezza, poi l'azzardo di diventare adulti. ‘Divorare il cielo’ è la storia di Teresa e del suo incontro con «quelli della masseria», Nicola, Tommaso e Bern, soprattutto Bern, che attrae tutti a sé con la forza di un magnete.
L’incontro è organizzato in collaborazione con la Libreria Ubik e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Foggia, dell’Università degli Studi di Foggia e della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. Paolo Giordano incontrerà la sera precedente, lunedì 18 febbraio h. 18.00 , il pubblico cittadino presso la Sala ‘Rosa del Vento’ della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.
Mariolina Cicerale
(Responsabile Iniziative culturali del Liceo classico Lanza)