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Cultura Ischitella

Ivan Crico vince la 15esima edizione del premio nazionale di poesia in dialetto 'Ischitella-Pietro Giannone'

La premiazione il 2 settembre a Ischitella. Il premio nazionale di poesia in dialetto 'Città di Ischitella-Pietro Giannone' è stato indetto dal Comune di Ischitella in collaborazione con l’associazione 'Periferie'

Si svolgerà domenica 2 settembre ad Ischitella (sabato 1 si terrà un reading dei poeti vincitori a Foce Varano) la premiazione dei vincitori del premio Ischitella-Pietro Giannone giunto quest'anno alla sua 15esima edizione.

Il prestigioso riconoscimento è andato a Ivan Crico, che ha precdeduto Patrizia Sardisco di Monreale (con la raccolta in dialetto siciliano “ferri vruricati”) e Giacomo Vit di Cordovado (con la raccolta di poesie in friulano “A tàchin a trimà li’ as”). Il poeta goriziano classe 1968 si è aggiudicato l'edizione con 'Seràie', raccolta poetica inedita.

La scelta dei vincitori è stata operata dalla giuria dopo una selezione delle raccolte poetiche di dodici finalisti, di cui facevano parte - oltre ai tre vincitori - anche i poeti Germana Borgini (dialetto romagnolo), Antonio Bux (dialetto di Foggia), Rino Cavasino (dialetto siciliano di Trapani), Alessandro Guasoni (dialetto genovese), Michele Lalla (dialetto abruzzese), Gianni Martinetti (dialetto di Cavallirio, NO), Lilia Slomp Ferrari (dialetto di Trento), Paolo Steffan (dialetto alto-trevigiano di Sinistra Piave), Pietro Stragapede (dialetto di Ruvo di Puglia, BA).

Chi è Ivan Crico

Ivan Crico è nato a Gorizia nel 1968, ha vissuto fin dalla nascita a Pieris. Ha iniziato gli studi artistici nel 1981 diplomandosi in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1992. Contemporaneamente ha approfondito lo studio della letteratura dialettale, italiana ed estera. Dopo essersi inizialmente segnalato come poeta in lingua, nel 1989 ha cominciato ad impiegare anche il nativo idioma veneto “bisiàc”. Suoi testi poetici e saggi critici sono apparsi, a partire dal 1992, sulle maggiori riviste italiane come “Poesia”, “Lengua”, “Diverse Lingue”, “Tratti”, “Frontiera”. Nel dicembre 1997 ha pubblicato Piture, a cura di Giovanni Tesio, per l’editore Boetti di Mondovì e nel 2003, per il Circolo Culturale di Meduno, con prefazione di Antonella Anedda, Maitàni (“Segnali di mare”). Nel 2006, per le edizioni del Consorzio Culturale del Monfalconese è uscita la plaquette Ostane (“Germogli di rovo”) e nel 2007 la raccolta Segni della Metamorfosi per le edizioni della Biblioteca di Pordenone. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta De arzent zu per l’Istituto Giuliano di Storia e Documentazione di Trieste. Per quest’ultima raccolta, scritta recuperando l’antico idioma scomparso tergestino, nel 2009 ha ricevuto il premio nazionale di poesia Biagio Marin.

Chi è Patrizia Sardisco

Patrizia Sardisco è nata a Monreale, dove vive. Laureata in Psicologia, specializzata in Didattica Speciale, lavora in un Liceo di Palermo. Scrive in lingua italiana e in dialetto siciliano. Sue liriche e alcuni racconti brevi compaiono in antologie, riviste e blog letterari. Nel 2016 è stata pubblicata la sua raccolta poetica Crivu, primo premio al “Città di Marineo”.

Chi è Giacomo Vit

Giacomo Vit. Maestro elementare di Cordovado (PN), è autore di opere in friulano di narrativa (Strambs, Udine, Ribis, 1994; Ta li’ speris, Pordenone, C’era una volta, 2001) e di poesia (Falis’cis di arzila, Roma, Gabrieli, 1982; Miel strassada, Riccia, Associazione Pro Riccia, 1985; Puartis ta li’ peraulis, Udine, Società Filologica Friulana, 1998; Fassinar, S. Vito al Tagliamento, Ellerani, 1988; Chi ch’i sin…, Pasian di Prato, Campanotto, 1990; La plena, Pordenone, Biblioteca Civica, 2002, Sòpis e patùs, Roma, Cofine, 2006, Sanmartin, Faloppio, Lietocolle, 2008, Ziklon B- I vui da li’ robis, CFR, 2011.) Nel 2001, per l’Editore Marsilio di Venezia, ha fatto uscire La cianiela, una raccolta delle migliori poesie edite e inedite scritte dal 1977 al 1998. Ha fondato nel 1993 il gruppo di poesia “Majakovskij”. Con Giuseppe Zoppelli ha curato le antologie della poesia in friulano Fiorita periferia, Campanotto, 2002 e Tiara di cunfìn, Biblioteca civica di Pordenone, 2011. Nel 2018 ha vinto il premio Biagio Marin riservato ad un libro di poesia in dialetto edito negli ultimi due anni per il suo Vous de grumal de aria che raccoglie quarant’anni (1977-2017) di esperienza di scrittura e di vita.

Il premio

Il premio nazionale di poesia in dialetto 'Città di Ischitella-Pietro Giannone' è stato indetto dal Comune di Ischitella in collaborazione con l’associazione 'Periferie'. Il vincitore si è aggiudicato la pubblicazione a cura di Edizioni Cofine, 100 copie e un soggiorno gratuito per 2 giorni per due persone a Ischitella in occasione della premiazione. Al secondo e terzo classificato va un soggiorno gratuito per due giorni e altrettante persone in occasione della premiazione e prodotti della tradizione enogastronomica locale. Alcuni testi tratti dalle raccolte vincitrici e finaliste saranno pubblicati sulla rivista di poesia 'Periferie' e sul sito www.poetidelparco.it.

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