La Bottega dell'Attore torna in scena al 'Giordano', con uno spettacolo di beneficenza
La Bottega dell'Attore torna in scena con uno dei testi più famosi di Dario Fo e Franca Rame al Teatro ‘Umberto Giordano di Foggia (Fg), martedì 3 maggio 2016, ingresso ore 20,30, sipario ore 21,00, apertura botteghino ore 19,00. Interpreti della esilarante commedia: Maurizia Pavarini, Roberto Vicario e Pino Bruno che ne ha curato la regia; assistente alla regia Gilda Marano, scene Nicola Delli Carri, foto di scena Armando Stallone; promozione e organizzazione Dora De Palma, Anna Grazia Chirolli, Zeudia Ada Di Fiore, Armando Ursitti, Lorenzo Mansella. Con il patrocinio dell’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Foggia.
Spettacolo di beneficenza in favore de Il Vangelo della Vita Onlus, associazione che opera nel campo della cooperazione internazionale dei Paesi Terzi attraverso processi di sviluppo sociale ed economico di lungo termine a sostegno delle popolazioni più svantaggiate. Il ricavato dello spettacolo sarà utilizzato per il progetto agroalimentare “Bubaque Agro School” in corso di realizzazione a Bubaque, isole Bijagós - Guinea Bissau, in partenariato con Solidaunia Onlus, GibOnlus, Ipsia- Acli.
Prenotazioni:
+39 347.1922223, ilvangelodellavitaonlus@gmail.com
+39 320.4942174, teatrostudiodauno@gmail.com
Coppia aperta, quasi spalancata, scritto nel 1983, è la storia grottesca di due coniugi alle prese con un matrimonio che si sta sgretolando, così decidono di sperimentare la formula della ‘coppia aperta’ per risolvere i problemi della loro relazione. Il testo fa morire dal ridere, perché ci appartiene e ci mette di fronte al nostro modo di pensare i rapporti arrivando a ragionare sulle motivazioni profonde che ci spingono a stare insieme. In realtà la ‘coppia aperta’ è un'invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà di uomo immaturo e maschilista, incapace di dare una vera svolta alla sua vita coniugale. Il valore di libertà sessuale è valido sino a che ne fruisce il maschio, ovviamente lui non condivide quando anche la donna decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro, affascinante, intelligente, docente universitario, ricercatore nucleare e appassionato di musica. Quando i ruoli si invertono lui va in crisi e minaccia il suicidio, salvo poi riprendersi il suo ruolo di ‘gallo’ non appena la moglie confessa di avere inscenato una situazione del tutto inventata. A trent’anni dalla prima rappresentazione la forza e l’attualità di quest'opera sono più che mai evidenti. Nulla sembra essere cambiato. Si finge una parità, una normalità, ma le conquiste delle donne e il rapporto con l’altro, sono sempre al limite.