Paisiello, il trio Chénier chiude una stagione di successi
StilInViaggio, la trentunesima stagione degli Amici della Musica di Lucera, si chiude sabato 6 dicembre con l'imperdibile concerto del Trio Chénier, formato dal pianista Domenico Monaco, dal violinista Claudio Andriani e dal violoncellista Francesco Mastromatteo. Si tratta di tre riconosciute eccellenze artistiche che hanno suonato da solisti o in gruppi e orchestre in Europa, Africa, Asia e Stati Uniti, con un bagaglio di primi premi in prestigiosi concorsi internazionali. Un trio da palcoscenico internazionale i cui membri sono tutti docenti del Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia, Andriani e Mastromatteo nella sede di Rodi Garganico.
Il titolo della serata, in cui saranno eseguite musiche di Mozart, Piazzolla e Mendelssohn, è "Classici romantici".
"Il programma rappresenta un percorso dello spirito romantico attraverso epoche diverse - spiega Francesco Mastromatteo, che è direttore artistico degli Amici della Musica - dal classicismo mozartiano (Trio K.548) alla modernità di Piazzolla (Quattro Stagioni), fino al romanticismo vero e proprio di Mendelssohn (Trio op. 49), ma tutti i brani si centrano su un senso di equilibrio formale molto classico, e su una profondità ed esuberanza espressiva totalmente romantica. Da qui il titolo Classici Romantici".
L'attesissimo appuntamento, che avrà luogo come di consueto alle 19.30 nella Sala Paisiello, in Via Bozzini 8, si realizza con il supporto della Fondazione Banca del Monte "Domenico Siniscalco Ceci" di Foggia, con cui si concretizza una sinergia all'insegna dell'arte.
La collaborazione e il relativo concerto del Trio Chénier si legano infatti al completamento del restauro della Tela dello Sposalizio della Vergine nella Chiesa di San Domenico di Lucera che presto sarà restituita alla città.
"Quella che abbiamo instaurato è una collaborazione importantissima - afferma Elvira Calabria, presidente della Paisiello - che testimonia l'attenzione della Fondazione Banca del Monte a tutto il territorio di Capitanata e la capacità di interazione tra vari soggetti culturali dediti alla promozione delle migliore energie della terra dauna".
Dopo aver proposto attraverso i suoi 19 concerti i mutamenti stilistici del linguaggio musicale cosiddetto classico, esaminati attraverso un viaggio temporale e artistico dal Barocco alla musica contemporanea, ma anche geografico da Lucera a Vico del Gargano, passando per Foggia, con artisti provenienti da molte capitali europee, dall'America, Sudafrica e Asia, dando sempre ampio spazio a musicisti di Capitanata, giovani emergenti o che hanno già conquistato la ribalta internazionale, StilInViaggio termina dunque con un'altra novità.
Il viaggio stilistico ha coinvolto la stessa Associazione Paisiello in una positiva trasformazione che ha dato vita a importanti collaborazioni artistiche e di scopi, e all'acquisto di un altro pianoforte.
Un percorso di idee, di stili e di passioni che promette di realizzarsi appieno nella nuova rassegna che prenderà il via a fine gennaio 2015.
"Chiudiamo il sipario su questa stagione con un bilancio estremamente positivo - dichiara Mastromatteo - poiché siamo riusciti a proporre un cartellone di prestigio e qualità artistica internazionale a costi ridottissimi, abbiamo realizzato il picco di biglietti venduti, e siamo state tra le associazioni culturali di Capitanata più presenti sui media. Soprattutto abbiamo portato un messaggio diverso di rapporto tra pubblico e musica colta (o musica precisa come mi piace chiamarla). Un rapporto più semplice, informale, familiare. Un rapporto centrato sul desiderio di capire come tale arte riesca a entrare nella quotidianità di tutti e ad arricchire il nostro pubblico di esperienze artistiche che hanno un'eco profonda nel loro presente. Abbiamo sviluppato un clima cordiale di scambi di esperienze culturali: un clima di cui godono gli artisti che amano tornare a Lucera perché respirano l'amore della professoressa Calabria e di tutti i soci della Paisiello per la loro musica, i loro sacrifici, la loro arte. Con StilInViaggio - conclude - si è percorso un viaggio alla fine del quale il pubblico, i musicisti e tutti coloro che sono stati attraversati dalla nostra stagione hanno trovato una nuova identità: l'unicità gentile e generosa dello Stile dell'Anima".