La vita segreta del Gruppo Gis nel racconto del Comandante Alfa
Il Comandante Alfa torna all’Università di Foggia. Martedì 13 dicembre, dalle ore 16, presso l’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza, “I difficili mondi delle investigazioni e del Peacekeeping. Il comandante Alfa si racconta”.
Il Comandante Alfa è uno dei fondatori del (G.I.S.) Gruppo Intervento Speciale dell'Arma dei Carabinieri e,dopo un anno, torna a parlare al cuore degli studenti e della cittadinanza proprio come il 13 novembre 2015, che ha visto l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza affollatissima. Una platea attenta che si perdeva nello sguardo della misteriosa figura incappucciata seduta lì, di fronte a loro. Una storia da raccontare, incredibile missione di una vita che genera emozioni e fiati sospesi in chi ascolta.
Nella giornata del 13 dicembre, dopo i saluti istituzionali, gli interventi del Comandante Alfa e della Professoressa Donatella Curtotti, Coordinatrice Scientifica del Corso di Laurea in Scienze Investigative dell'Università di Foggia. L’evento, aperto a tutti, organizzato dall’Associazione Studentesca Area Nuova, la Cappella del'Università degli Studi di Foggia e Centro Culturale Archè, sarà moderato da Carola Silvestre, membro del Consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza dell’Unifg.
Comandante ALFA, autore del libro:Cuore di rondine, Comandante Alfa, LONGANESI, 2015 'Il racconto della vita straordinaria e segreta del fondatore del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri'
Il Cigno ha 26 anni nel 1977, quando viene arruolato, con altri suoi 4 compagni, nel nuovo reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri: da semplice paracadutista si trova a essere scelto per una delle squadre d’azione più importanti: il G.I.S., Gruppo di Intervento Speciale.
Dopo quasi trent’anni da quell’investitura, il Cigno, ribattezzato dai suoi uomini Comandante Alfa, ripercorre la sua vita e le sue missioni segrete in un libro: l’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria, la liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni, l’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003. Nel libro autobiografico Cuore di rondine (Longanesi), il Comandante Alfa racconta sia la creazione del reparto G.I.S. dei Carabinieri, sia il militare obbligato a indossare il mefisto nero, sia l’uomo che vi sta dietro: un marito lontano da casa, un padre che non può crescere i propri figli, una persona che riflette sulle proprie azioni e che teme ogni giorno la morte, ma che non vuole rinunciare alla difesa della libertà e della democrazia.
Non solo: “Cuore di rondine” è dedicato agli figli dei suoi colleghi caduti ed il ricavato sarà devoluto all’ONAOMAC (Opera Nazionale di Assistenza per gli orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri).