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Il fascino delle chiese di Foggia, ecco le più antiche e importanti

Dalla Chiesa di San Tommaso alla Chiesa delle Croci, ecco le più antiche e importanti del capoluogo dauno

Quali sono le chiese più antiche di Foggia? E quali storie esse custodiscono? In questa breve guida, dopo avervi parlato in maniera dettagliata della Cattedrale, eccovi una descrizione delle più importanti chiese foggiane.

CHIESA DI SAN TOMMASO – E’ la Chiesa più antica di Foggia, risalente all’XI secolo. Fu edificata nel sito della Taverna del Gufo, ed è celebre per essere stata la prima “dimora” che ospitò il Sacro Tavolo dell’Iconavetere. Come molte altre chiese, essa fu distrutta dal terremoto del 1731, assumendo al pari della Cattedrale lo stile barocco.

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA – Nota anche come Chiesa del Purgatorio o dei Morti, dopo un restauro durato 5 anni, è stata riconsegnata ai fedeli nell’aprile del 2014. Risale alla metà del XVII secolo, costruita su strutture ipogee. Chiesa dalla bellezza incommensurabile, con il suo soffitto a cassettoni lignei, l’altare in marmi policromi, le statua dell’Arcangelo Michele e dell’Angelo Custode attribuite all’artista barocco Lorenzo Vaccaro, e i 14 affreschi risalenti al 1600.

CHIESA DI SANT’AGOSTINO – La chiesa, sita in via Arpi, si pensa sia stata edificata tra il XII e il XIII secolo quando non era ancora dedicata a Sant’Agostino ma a San Leonardo. Nel secolo successivo, con l’insediamento di alcuni monaci agostiniani la chiesa cambiò intitolazione. I danni del terremoto e notevoli razzie di cui la struttura è stata oggetto nel corso dei secoli, hanno fatto sì che oggi la chiesa, pur rimanendo esteticamente apprezzabile, abbia perso la sua antica bellezza. All’interno, la pianta originariamente quadrata è diventata rettangolare. Le diverse tele che ornavano il tempio sono andate quasi tutte perdute. Oggi la chiesa si presenta con una navata unica, una piccola cappella situata tra sacrestia e sala riunioni. Sulle pareti vi sono 6 arconi incassati nel muro, ognuno dei quali accoglie un altare con relativa statua. La facciata è in stile barocco. In cima la statua di Sant’Agostino troneggia su tutta la facciata, che comprende sulla parte superiore anche le statue di San Leonardo e San Nicola da Tolentino.

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA – E’ tra le chiese più belle di Foggia, sita in Piazza Piano della Croce. Costruita nel 1500 divenne proprietà dell’Ordine di Malta e lo rimase per oltre un secolo fino a quando non passo alla Confraternita dell’Annunziata. La struttura fu soggetta a numerosi lavori di ampliamento, fino a raggiungere i connotati odierni nel 1725. La costruzione solida consentì alla chiesa di uscire pressoché indenne dal terremoto, e di accogliere pertanto il Sacro Tavolo dell’Iconavetere. La semplicità trasmessa dalla chiesa all’esterno, viene smentita dalla maestosità dell’interno. Una chiesa di matrice barocca, con pianta a croce latina e una navata unica. Tre gli altari, il maggiore con marmi pregiati e un baldacchino dedicato a San Giovanni, i minori collocati nelle cappelle del transetto dedicati all’Addolorata e al Sacro Cuore. La chiesa di San Giovanni Battista è celebre anche per essere stata teatro di diversi miracoli, su tutti quelli avvenuti nel 1731 e nel 1837. Il primo vide come protagonista Sant’Alfonso (il compositore del canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”) al quale nei giorni successivi al sisma apparve l’Iconavetere dal Sacro Tavolo. Il santo sarebbe in seguito stato avvolto da un fascio di luce, e la folla lo avrebbe visto levitare da terra. Il secondo episodio si verificò durante l’epidemia di colera che decimò la città dauna. Secondo un documento redatto dalla Curia Vescovile di Troia, la sera del 15 luglio la statua della Vergine Addolorata, rispose alle implorazioni dei fedeli, alzando le pupille degli occhi verso il cielo e poi abbassandole verso i fedeli. Chiuse poi le labbra, emise dei respiri profondi, pianse mentre le si agitavano i capelli. L’epidemia terminò.

CHIESA DI SANTA MARIA DI LORETO – Sita in Piazzale Sant’Eligio, nota ai più come Chiesa di San’Eligio risale al 1500, costruita in quello che all’epoca era l’inizio del tratturo Foggia-L’Aquila. La semplicità della sua struttura non ne intacca la bellezza. Un’unica navata e una cripta all’interno della chiesa che sulla destra presenta la cappella della Madonna del Buon Consiglio, dove è custodita una tela ottocentesca. La chiesa è celebre anche perché il 22 maggio ospita la festa di Santa Rita da Cascia, con la consueta vendita delle rose nella zona antistante.

CHIESA DEL CARMINE – Le si dà l'appellativo di "vecchio" per distinguerla dall'ominima e più moderna chiesa del Carmine costruita vicino al tribunale. Questo tempio risale al 1648 quando un gruppo di muratori devoti la edificarono in seguito a un’epidemia di colera. Anch’essa ha un aspetto barocco specie all’interno. All’esterno sopra il portale compare una ceramica della Madonna. L’interno presenta tre altari in marmo e diverse decorazioni a stucco. Sull’altare maggiore vi è la statua della Vergine, che tiene in braccio Gesù Bambino che regge il globo.

CHIESA DELLE CROCI – E’ senza dubbio la struttura più particolare della città di Foggia, non a caso è l’unico monumento nazionale che il capoluogo dauno vanta. Un luogo che un tempo rappresentava il punto di arrivo dei tratturi L’Aquila-Foggia e Celano-Foggia. Tappa fondamentale durante il periodo della transumanza. Fu il padre cappuccino Antonio Olivati a ispirare in qualche modo l’edificazione del tempio, laddove piantò 7 croci lungo il percorso di una processione penitenziale decisa per propiziare la pioggia in un periodo di forte siccità. Per accedere alla Chiesa vera e propria, una volta oltrepassato il portale d’ingresso, si percorre il lungo viale, dove furono piantate le sette croci. In corrispondenza di ogni croce, fu costruita una cupoletta sostenuta da quattro archi. Le cappelle furono poi ridotte a cinque per ottenere lo spazio necessario alla costruzione della chiesa. Ogni cappella è diversa dalle altre per stile, elaborazione e tipi di ornamenti. Entrando all’interno della chiesa, si nota subito la Croce con infissi alcuni strumenti simbolo della Passione. Al centro di essa, vi è un reliquiario all'interno del quale, secondo la tradizione, vi sarebbe un pezzo della croce di Gesù. Ai lati vi sono due altari dedicati a Gesù deposto e a Sant’Alfonso di cui è conservato anche un ritratto opera del pittore Vincenzo De Mita. E’ presente anche una lapide che ricorda i caduti del primo conflitto mondiale. Nella cripta originariamente venivano sepolti i confratelli (vi sono ancora conservati numerosi teschi).

CHIESA DI SAN FRANCESCO SAVERIO – Sita in Piazza XX Settembre, e molti foggiani la conoscono come la “Chiesa delle colonne” per via del pronao d’ingresso di stile ionico. Anche l’interno differenzia questa chiesa dalla quasi totalità delle altre chiese precedentemente descritte di stile barocco. Già la pianta a croce greca è una novità, così come lo stile neoclassico che caratterizza il tempio costruito nel XVIII secolo.

CHIESA DELL’ADDOLORATA – Edificata per volere dell’allora Vescovo di Troia mons. Emilio Cavalieri a metà del 1700, anche questa chiesa si distingue per lo stile barocco. L’interno presenta una pianta ellissoidale, con altari in marmo pregiato. L’altare maggiore accoglie la statua dell’Addolorata, che viene portata in Processione il Venerdì Santo. Di notevole pregio le tele del Cristo al Sepolcro di Vincenzo De Mita e la Sacra Famiglia di Francesco De Mura.

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