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Da Parigi il prestigioso riconoscimento dell’Unesco al Carpino Folk Festival

L'associazione è stata scelta dall'Unesco come organo accreditato a fornire servizi di consulenza al comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale"

Ancora una volta l'Unesco premia il Gargano e la sua Area Protetta per il loro incommensurabile patrimonio materiale ed immateriale. L'associazione culturale Carpino Folk Festival, che da anni organizza con successo l'omonimo festival di musica popolare, è stata scelta dall'Unesco come organo accreditato a fornire servizi di consulenza al comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Tramite una comunicazione ufficiale, si apprende che l'assemblea generale degli Stati parte della convenzione, infatti, nel corso della sua quarta sessione a Parigi, 4-8 giugno 2012, ha accreditato l'organizzazione garganica insieme ad altre 58 nuove organizzazioni non governative per fornire tali servizi di consulenza.

IL PRESIDENTE DEL PARCO | "Le mie più vive e sentite congratulazioni vanno agli autorevoli ed infaticabili componenti dell'associazione 'Carpino Folk Festival', che, dopo anni di sacrifici ed impegno, raccolgono l'ennesimo ed eccellente risultato. Da decenni questi volenterosi ed operosi cittadini del nostro Gargano si sono fatti carico del gravoso compito di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale e musicale di questa terra, la cui massima summa è la settimana dell'ormai celeberrimo Festival, secondo solo - per impatto mediatico e non certo per la qualità del programma e dei protagonisti - alla Notte dalla Taranta.

Il Carpino Folk Festival è un vero e proprio ambasciatore del Gargano e del Parco in tutto il mondo, un grande motivo d'orgoglio per noi. La scorsa estate, ho avuto l'onore di consegnare il 'Premio Re Manfredi' Antonio Piccininno il più longevo Cantore di Carpino in vita, una persona che, nonostante l'età, ha una eccezionale vitalità, carisma e tanta umiltà ed amore vero per il Gargano: un autentico esempio per le giovani generazioni. Io credo davvero che la nostra tarantella possa essere un asset importante del programma di tutela e sviluppo da attuare nel breve e medio periodo.

Sin dal mio insediamento ho puntato fortemente sulla musica popolare. Due anni orsono ho realizzato la prima compilation - andata a ruba non solo tra gli amanti del genere - con tutti i gruppi che suonano la tarantella garganica, ho sostenuto oltre al Carpino Folk anche i due raduni di suonatori di tarantella a Monte Sant'Angelo, mi sono impegnato concretamente nella tutela e valorizzazione della figura di Matteo Salvatore e del suo straordinario patrimonio musicale e concluso Aspettando Mediterre 2012 con un gran spettacolo di musica folk con Teresa De Sio ed altri artisti del nostro territorio.

Questo perché l'Ente Parco ed i Comuni stanno portando avanti una battaglia culturale, di civiltà per l'affermazione del valore di appartenenza alla terra natia, al fine di costruire un futuro certo. Senza i veri valori della vita che devono guidare le nostre azioni, non si risolvono i problemi. Dobbiamo fare davvero nostri i concetti di cultura e solidarietà, anteponendoli ai meri interessi di potere ed economici".

Lunedì sera, partecipando al Gran Falò di San Giuseppe a Mattinata, organizzato dall'associazione Oasis il presidente ha sostenuto che "Il Parco ha come obbiettivo primario quello di coltivare e rendere prospero il terreno della cultura e lo farà chiedendo il responsabile aiuto di tutti i cittadini. Solo così, i questi momenti di freddo e di un buio pesto, creato dalla crisi economica, sconfiggeremo il pessimismo e potremo guadagnare il traguardo di un futuro meritato per noi e per i nostri giovani".

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