Bovino festeggia la sua Madonna di Valleverde: tutto pronto per la Cavalcata storica
A Bovino è tutto pronto per la Cavalcata Storica. Ospite speciale la Fanfara dei Carabinieri. La Puglia delle tradizioni religiose trova nella Festa della Madonna di Valleverde uno degli appuntamenti più importanti dell’estate.
Il 29 Agosto rappresenta il giorno più sacro per i bovinesi, dedicato alla compatrona del paese, alla fiera, alle feste e alla famosa Cavalcata Storica che si ripete ogni anno dal 1266, data che celebra l’apparizione della Vergine di Valleverde nel bosco di Mengaga, dove venne costruito l’omonimo Santuario.
Da allora Bovino celebra la sua compatrona con la Cavalcata Storica caratterizzata dal simbolico rito dell’offerta dell’olio da parte di un comune dell’Antica Diocesi: quest’anno sarà la comunità di Castelluccio dei Sauri a donarlo.
La cavalcata prenderà il via alle 10 del 29 agosto, dall’ingresso del paese (via Nazionale). La Fanfara dei Carabinieri prenderà parte al corteo storico e, in serata, alle 21, si esibirà in un concerto bandistico in piazza Duomo.
Il Corteo si snoderà lungo il corso principale, procedendo verso il Borgo Antico, attraversando via Roma fino a giungere in Cattedrale, dove avviene la benedizione dei Cavalieri da parte dell’Arcivescovo. Alla sfilata partecipano le massime autorità cittadine, militari e religiose dei paesi limitrofi, della Provincia e dell’antica Diocesi. In testa al corteo, i figuranti rievocano l’epoca medievale dell’apparizione della Madonna e accompagnano l’ingresso in città della statua lignea scortata da cavalieri e dame con il seguito dei popolani. Segue il gruppo che ricorda la visita resa al santuario da Donna Maria d’Austria, sorella del Re di Spagna Filippo IV e sposa di Ferdinando d’Austria, in occasione della sua permanenza a Bovino presso la corte dei duchi Guevara nel 1630. Il terzo gruppo rappresenta il Duca Giovanni Maria Guevara e la Duchessa Anna Maria Suardo col seguito delle famiglie notabili: siamo nel 1750, e i signori di queste terre, i Duchi Guevara appunto, per l’occasione aprivano le loro stalle e mettevano a disposizione della comunità cavalli e carrozze per percorrere il tragitto dal Santuario al paese. A conclusione del corteo la rappresentazione della tradizione contadina a piedi e nobile a cavallo di fine Ottocento.