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Otto mesi senz’acqua: al Ghetto di Rignano bibite, angurie e film

"Se la Regione non porta l'acqua, noi portiamo il Cinema". E' l'iniziativa che si terrà questa sera alle 19.30. Come dice il piccolo Kirikù "si può vivere senza l'oro, ma non senza l'acqua!"

Un’iniziativa apprezzabile quella che l’associazione Onlus Fratelli della Stazione, la redazione del giornale “Foglio di via” e i volontari del campo di lavoro “Io ci sto” coordinati dal missionario scalabriniano Padre Arcangelo Maira, hanno organizzato per questa sera alle 19.30 al Ghetto di Rignano, una decina di vecchie masserie in muratura e costruzioni improvvisate in lamiera, cartone e assi di legno, sparse nel mezzo della campagna di Rignano Scalo, ai piedi del Gargano: “Se la Regione non porta l’acqua, noi portiamo il Cinema”.

Da otto mesi, i migranti che vivono al Ghetto di Rignano, a Borgo Mezzanone, a Cicerone, a Borgo Tre Titoli sono privi di acqua potabile; per bere sono costretti a percorrere più di un chilometro a piedi per raggiungere il più vicino sistema di irrigazione dei campi da cui è possibile riempiere le bottiglie o le taniche di plastica.

Hanno trascorso un inverno difficile, ad attendere invano, fino ad oggi, che arrivassero le cisterne d’acqua e i bagni chimici, che – dicono gli organizzatori in una nota a mezzo stampa – “almeno tre anni la Regione Puglia, d’intesa con l’Acquedotto Pugliese, posiziona nelle zone di maggiore affluenza di migranti stagionali. Ma così non è stato.”

Si attende una comunicazione dalle istituzioni locali sul ripristino o meno dell’acqua potabile. Nel frattempo però, al Ghetto di Rignano questa sera i volontari porteranno angurie, bibite fresche e un filmKirikù e la strega Karabà”, trama che narra il potere assoluto della strega sull’acqua. Nella realtà l’acqua dovrebbe essere di tutti, ma ai migranti pare venga negata. Come dice il piccolo Kirikù “Si può vivere senza l’oro, ma non senza l’acqua!”.

La mancata fornitura dell’acqua ai migranti stagionali nelle campagne della Capitanata, le recenti morti dei senza dimora a Foggia e tante altre storie ed iniziative sono raccontate nel nuovo numero di “Foglio di Via”, liberamente scaricabile all’indirizzo https://fogliodivia.blogspot.com e che sarà presto diffuso gratuitamente in strada.

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