Torna ad imporsi sulla scena artistica foggiana il trio itinerante composto da Cristiano Russo, Alessio Coppola e Giorgio Di Dio, questa volta con un brano che si impone all'attenzione dell'ascoltatore con un argomento di scottante attualità: il precariato. Il nostro protagonista, Ernesto, si scontra con la dura realtà dei CDD: i temibili "Contrat à durée déterminée". L'instabilità è diventata paradossalmente l'unica certezza a cui possiamo aggrapparci. La storia di un laureato, come tanti, che non riesce a sbarcare il lunario e che "sopravvive a tempo determinato".

Nelle immagini del video musicale (GUARDA IL VIDEO) che scorrono fluide e chiare, grazie soprattutto alle tecniche di ripresa e fotografia di Niki dell'Anno, osserviamo da vicino i piccoli drammi quotidiani che il giovane protagonista è costretto a sopportare. Alessio-Ernesto ci canta la frustrazione che pervade l'animo di tutti coloro i quali si apprestano a fallire concorsi e colloqui portando sulle spalle una speranza, che in fondo rimane vana. Ma allora viene da chiedersi: esiste ancora qualcosa che non sia così maledettamente instabile? La risposta arriva direttamente dal testo, quando dice: "Ma sento lo stesso il sapore del mare guardando quella tua foto (…) esiste ancora qualcosa a tempo indeterminato".

Del resto, che i nostri artisti fossero degli inguaribili romantici lo si evinceva già dalle loro precedenti creazioni, come In ogni istante. Quindi la risposta è sì: esistono ancora i valori, l'amore e i sogni che ci spingono a non mollare, ad avere la certezza che almeno essi non ci abbandoneranno mai. Nonostante i fallimenti e le cadute, i nostri compositori ci insegnano che rialzarsi più forti di prima e riprovare è sempre la soluzione migliore. E' infatti in programma un tour in trio acustico per esportare il loro talento e condividerlo grazie soprattutto alla graffiante e affascinante voce di Alessio Coppola.