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Consorzio Asi e Fiera tra le 'Zone Economiche Speciali': ecco come Landella vuole rilanciare Foggia

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore con delega elle Attività Economiche, Claudio Amorese, ha approvato la deliberazione con la quale sono state individuate le candidature riferite all’Avviso Pubblico della Regione Puglia

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore con delega elle Attività Economiche, Claudio Amorese, ha approvato la deliberazione con la quale sono state individuate le candidature riferite all’Avviso Pubblico della Regione Puglia in ordine alle aree a cui assegnare la funzione di Zone Economiche Speciali. Uno strumento, quello delle ZES, che il Parlamento ha istituito ‘al fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese, delle imprese già operanti, nonché l’insediamento di nuove imprese in dette aree, nell’ambito delle quali un’Autorità governativa offre incentivi a beneficio delle aziende che vi operano attraverso strumenti e agevolazioni che agiscono in un regime derogatorio rispetto a quelli vigenti per le ordinarie politiche nazionali’.
L’Amministrazione comunale, nello specifico, ha scelto di candidare all’Avviso Pubblico della Regione Puglia, rispetto alla ZES Interregionale Adriatica, due aree considerate strategiche per lo sviluppo del capoluogo dauno e, più in generale, dell’intero territorio provinciale: una porzione della zona ASI – Incoronata ed una porzione di terreni ricadenti nell’area dell’Ente Fiere. L’esecutivo di Palazzo di Città ha inoltre sottoscritto ed inoltrato, considerandole coerenti con le linee di sviluppo comunali e nel pieno rispetto sia della norma nazionale sia dell’Avviso Pubblico regionale, le istanze pervenute da privati e ricadenti nella zona di Borgo Cervaro, con particolare riferimento a quella parte sulla quale insistono capannoni dismessi e palazzine uffici e servizi dismessi.


“Le candidature approvate e trasmesse alla Regione Puglia rispondono ad una precisa logica di crescita del territorio e ad una visione del contributo che l’istituzione delle ZES è in grado di fornire allo sviluppo della città di Foggia quale centro propulsore di una provincia che può e deve esprimere tutte le sue immense potenzialità – spiega il sindaco Franco Landella –. La zona ASI, infatti, avverte l’urgenza di migliorare la propria attrattività in termini di investimenti, esaltando la sua vocazione più autentica, mentre la Fiera di Foggia è elemento decisivo per la costruzione di una prospettiva multisettoriale, che faccia di quegli spazi un incubatore di occasioni strettamente connesse alle radici e alle specificità della Capitanata, sul piano storico ed economico. Da questo punto di vista si tratta di candidature strategiche – aggiunge il primo cittadino – che crediamo colgano pienamente senso e finalità della norma e sulle quali l’Amministrazione comunale ha lavorato con impegno e dedizione, sebbene lo schema di governance ideato per le ZES abbia tagliato fuori gli Enti Locali dalla ‘cabina di regia’ per la loro individuazione. Un limite grave, che naturalmente mortifica partecipazione e confronto, che rende più complesso il successo delle candidature e che dovrebbe essere corretto con urgenza da Governo e Regione, quantomeno aumentando gli ettari che ciascun Comune può candidare a far parte delle Zone Economiche Speciali”.


“L’iniziativa del Comune di Foggia assume valore perché incardinata nell’ intensa attività di programmazione messa in campo con lungimiranza, al fine di dare una identità precisa alla nostra idea di sviluppo – sottolinea l’assessore comunale Claudio Amorese –. I tanti strumenti programmatori adottati ed approvati sono la dimostrazione di una rilevante innovazione culturale, politica ed amministrativa. Nella partita delle ZES, dunque, abbiamo valorizzato la connessione funzionale tra Zona ASI ed Ente Fiere, con l’obiettivo di dar vita ad un polo di eccellenza in grado di inglobare e chiudere l’intera filiera dell’agroalimentare per le imprese che fanno innovazione, le aziende del settore agricolo, le realtà che operano nel campo della ricerca scientifica, le Università ed il sistema produttivo. Un polo la cui naturale destinazione risiede in una riconversione strutturale ed infrastrutturale – evidenzia l’assessore comunale alle Attività Economiche – mirando ad offrire strumenti adeguati ed innovativi, tra cui il potenziamento delle connessioni funzionali anche con il sistema logistico rappresentato dal Porto di Manfredonia. Proprio in quest’ottica stiamo operando politicamente in un clima di totale partecipazione in chiave programmatoria. È quindi doveroso che le istituzioni e la politica tornino rapidamente ad avere ruolo e funzione tanto nel Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale quanto nell’Ente Fiere di Foggia, naturalmente nel pieno rispetto delle prerogative e delle competenze dei Commissari chiamati a guidarle”

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