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Economia

Foggia relegata ai margini

Il commento del presidente della Camera del Commercio di Foggia, Fabio Porreca, all'indomani della firma di Conte sul decreto Zes Adriatica

L'attribuzione-ripartizione delle aree rientranti nei benefici economici, burocratici e fiscali della Zes, fa infuriare il presidente della Camera di Commercio di Foggia, Fabio Porreca, che chiede alla Regione Puglia di porvi immediatamente rimedio attribuendo altri 261 ettari non ancora assegnati.

Su 4.450 ettari di aree ZES (Ionica e Adriatica), in Puglia, solo 446 ha., il 10%, sono stati assegnati alla provincia di Foggia, che rappresenta il 35% dell’intero territorio regionale.

Mentre il sud della Puglia si è visto attribuire una notevole dotazione di aree (Taranto e Grottaglie 1.530 ha.; Brindisi 941 ha.; Lecce 572 ha.), la  provincia di Foggia, la più estesa della regione, è stata relegata ai margini con una dotazione esigua e del tutto insufficiente e con importanti realtà, come San Severo e Lucera, addirittura completamente escluse.

Se la ZES, come dice l’assessore Borracino, è una “grande opportunità rappresentata dai notevoli benefici, in termini fiscali e di semplificazione amministrativa, che questo strumento comporterà”, allora è assolutamente imprendiscindibile che di questa opportunità la Capitanata possa beneficiare nella stessa misura del resto della Puglia. Diversamente ci troveremmo di fronte ad una palese ed inaccettabile iniquità.

La Regione deve porre rimedio. E ne ha subito l’occasione attribuendo alla provincia di Foggia l’intera quota di aree residue non assegnate della ZES Adriatica, pari a 261,10 ettari.

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