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Economia San Severo

Il Ministro Provenzano in visita al Gran Ghetto: "Dare dignità al lavoro dei braccianti"

Nel corso della visita di stamani, la Flai Cgil ha avuto un momento di confronto con il Ministro per il Sud: "Le condizioni del ghetto si possono superare se le condizioni di lavoro sono dignitose e rispettose della legalità"

In occasione della visita del Ministro Provenzano, agli insediamenti spontanei della Provincia di Foggia, la Flai Cgil ha voluto fortemente un momento di confronto anche breve per poter contribuire ad una discussione che vede il sindacato impegnato costantemente nella lotta al Caporalato e per la legalità in un mercato del lavoro, fortemente falsato da regole che eludono fortemente il Contratto collettivo di lavoro.

"Abbiamo chiesto al ministro di vederci in modo informale presso la nuova sede della Camera del lavoro di Borgo Mezzanone, una sede dalla forte connotazione sindacale, proprio per la sua ubicazione di “Frontiera”, una sede che nel tempo proverà a sostenere le necessità di una periferia bisognosa di connessioni con i servizi centrali, e che possa anche permettere a tutti quei lavoratori che vivono nella cosiddetta “Pista”, di avere un supporto più continuo e costante.

Abbiamo chiesto ad alcuni lavoratori che hanno partecipato al progetto promosso dalla Flai Cgil e da alcune aziende tra cui “La coop. La Fara Giardino” e L’azienda Caruso, di raccontare la propria esperienza al Ministro evidenziando le peculiarità di quando il mondo del lavoro, il mondo dell’associativismo, gli Enti pubblici lavorano in piena sinergia raggiungono obbiettivi concreti.

I cinquanta lavoratori impegnati vivono sia sulla “Pista” di Borgo Mezzanone e il centro di accoglienza di Casa Sankara a San Severo, attraverso il trasporto pubblico i lavoratori hanno potuto lavorare per la campagna del pomodoro in piena legalità con orari e paghe contrattuali.

Abbiamo spiegato al Ministro che la condizione del ghetto si possono superare, se le condizioni di lavoro sono dignitose e rispettose della legalità, obbiettivo che il sindacato cerca di porre come battaglia quotidiana.

Siamo sicuri, che tale opportunità non sia sfuggita al Ministro, che ha dato la sua piena disponibilità nel supportare iniziative che superino il drammatico ricatto del caporalato. Abbiamo ribadito al Ministro la necessità che le aziende si iscrivano alla Rete Agricola di Qualità, secondo noi strumento di vera rivoluzione culturale di un settore che merita un cambiamento radicale". 

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