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Vieste al G20 delle spiagge: è l'unica località pugliese, si deciderà il futuro del turismo balneare

Unica località pugliese, la delega garganica porterà sul tavolo problematiche e proposte per rilanciare il turismo balneare

C’è anche Vieste al summit di G20 spiagge che si terrà da oggi e fino al 5 maggio ad Arzachena. Per tre giorni la cittadina sarda ospiterà le delegazioni delle 26 località costiere italiane che da sole attraggono 70 milioni di presenze turistiche (pari al 17%).

E tra queste, appunto, vi è il comune garganico, unico rappresentante del tacco dello Stivale. Un appuntamento importante che, non a caso, si tiene alla vigilia dell’apertura della stagione balneare. Si tratta, infatti, di una tre giorni di incontri, convegni e workshop dedicati alle problematiche comuni delle località rivierasche.

È una grande occasione di confronto – evidenziano il sindaco Giuseppe Nobiletti e l’assessora al turismo Rossella Falcone – su temi che coinvolgono il nostro territorio. L’interscambio culturale con realtà turistiche storicamente avanzate ci dà l’occasione per costruire progetti di collaborazione e solide basi per lo sviluppo delle località balneari più famose d’Italia. E Vieste c'è".

Transizione ecologica, cambiamenti climatici, innovazione, sicurezza e l’impatto turistico sui territori saranno i temi principali, ma ci sarà spazio anche per la questione importantissima delle concessioni demaniali. “Sul tema del demanio – precisa Nobiletti – aspettiamo una norma chiara da parte del Governo che possa dare risposta ai nostri operatori e che possa dare ancora voglia di investire e di continuare a rendere le nostre coste accessibili e fruibili”.

Tema caldo anche quello del riconoscimento dello status di città balneare. Il network, lo scorso settembre, si è fatto promotore di una proposta di legge che il ministro del turismo Daniela Santanchè si è impegnata a rendere operativa. Una legge che dovrebbe risolvere la questione del cosiddetto ‘effetto fisarmonica’, ovvero la disomogeneità presente in tutti i settori tra la bassa e l’alta stagione turistica.

Le microimprese balneari – conclude il primo cittadino di Vieste – sono un patrimonio culturale che non può essere ignorato e rappresenta una peculiarità tutta italiana, una realtà identitaria e unica che va valorizzata e rispettata. L’imprenditoria balneare deve essere incoraggiata e sostenuta nella ricerca di certezze che possano essere al servizio della collettività”.

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