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Vico tra le meraviglie della Puglia: il comune garganico tra i Borghi più belli celebrati al Fico di Bologna

Migliaia di persone, nell’avveniristica struttura bolognese, hanno ammirato (e assaporato) il patrimonio naturalistico, architettonico, culturale e gastronomico di Vico del Gargano, Pietramontecorvino (Fg), Alberona (Fg), Roseto Valfortore (Fg), Bovino (Fg), Locorotondo (Ba), Cisternino (Br), Maruggio (Ta), Otranto (Le), Specchia (Le) e Presicce (Le)

Tutto in mondo in 11 paesi, i “Borghi più belli di Puglia”, quelli che possono fregiarsi, a pieno titolo, del marchio di qualità e interesse turistico-culturale de “I Borghi più belli d’Italia”: al FICO Eataly World di Bologna, il 22-23 e 24 novembre, Vico del Gargano e gli altri ‘magnifici’ 10 hanno partecipato alla seconda edizione del Festival Nazionale de I Borghi più belli d’Italia. Migliaia di persone, nell’avveniristica struttura bolognese, hanno ammirato (e assaporato) il patrimonio naturalistico, architettonico, culturale e gastronomico di Vico del Gargano, Pietramontecorvino (Fg), Alberona (Fg), Roseto Valfortore (Fg), Bovino (Fg), Locorotondo (Ba), Cisternino (Br), Maruggio (Ta), Otranto (Le), Specchia (Le) e Presicce (Le). La delegazione vichese, guidata dal consigliere comunale delegato Porzia Pinto, a Bologna ha incontrato e lavorato fianco a fianco con il presidente dei Borghi più belli di Puglia Mario Saponaro e i delegati istituzionali di tutti gli 11 Comuni delle diverse province pugliesi. “Con il presidente e tutti gli altri responsabili comunali”, ha annunciato Porzia Pinto, “stiamo lavorando alla costituzione dell’associazione che riunirà gli 11 comuni della Puglia certificati dal marchio e promossi nella rete de I Borghi più belli di Puglia”.

I PRODUTTORI ASSIEME AGLI AMMINISTRATORI. A Bologna, negli spazi dedicati alle meraviglie pugliesi, c’erano le paposce vichesi, l’olio extravergine d’oliva prodotto a Vico, le marmellate d’agrumi dell’unico comune del Gargano a fregiarsi del marchio dei “più belli” e, ancora, i dolci tipici, i prodotti da pasticceria, i biscotti e i prodotti da forno. “Voglio ringraziare tutti i produttori e le realtà aziendali di Vico che hanno fornito gratuitamente il paniere di tipicità promosse a Bologna”, ha aggiunto Porzia Pinto citando Pizzicato, il Biscottificio Nonna Maria, l’Oleificio Fiorentino, Eco del Mare, la pasticceria Dolci Pensieri ed Essenza Garganica. Nel capoluogo emiliano-romagnolo, assieme agli altri comuni, anche Vico del Gargano ha promosso il borgo attraverso materiale informativo, fotografie e video.

NEL SEGNO DELL’ULIVO. Ci sono solo tre elementi che accomunano ciascuno degli undici paesi: il primo è l’ulivo, il secondo è l’appartenenza alla regione da molti giudicata come la più bella del mondo; il terzo è quello di aver deciso, da alcune settimane, di mostrarsi e raccontarsi tutti attraverso un’unica pagina social, quella denominata “Borghi più belli di Puglia” (https://www.facebook.com/Borghi-pi%C3%B9-belli-di-Puglia-113209940116159/). La pagina è stata attivata su facebook lo scorso 2 novembre. In 20 giorni, ha raggiunto circa 100mila persone di 10 Paesi di tutto il mondo: Stati Uniti, Canada, Germania, Regno Unito, Svizzera, Francia, Spagna, Belgio, Egitto e utenti di ogni parte d’Italia.

UN VIAGGIO NEI MAGNIFICI 11. La meraviglia di questi borghi non sta soltanto nella loro bellezza, ma anche nella varietà di paesaggi architettonici, naturalistici e culturali che sono capaci di esprimere. La Puglia, attraverso i suoi “magnifici 11”, è la rappresentazione di tutte le anime del Mediterraneo, di una terra protesa verso altri Paesi, altre culture che qui hanno trovato rifugio e dimora, lasciando e imparando qualcosa, in uno scambio che è diventato crocevia di cultura e bellezza. Nella nuova guida a I Borghi più belli d'Italia, la Puglia inizia a pagina 572. Vico del Gargano è il borgo più a Nord. Del "paese dell'amore", legato al Patrono San Valentino, la guida mette in evidenza come sia "scolpito nella pietra" e si trovi fra due cieli: il mare delle frazioni di San Menaio e Calenella e il verde della Foresta Umbra. E poi il suo centro storico, i riti intensi e coinvolgenti del periodo di Pasqua, gli uliveti a perdita d'occhio, i meravigliosi agrumeti tra mare e montagna.

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