rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Via Vittorio Alfieri

La rivoluzione parte dal CEP: orti urbani, un centro socio-educativo, giardini e attrezzature sportive

Chiusa la gara per i lavori e approvato dalla Giunta lo schema di convenzione per la gestione del centro e degli impianti sportivi con la 'San Benedetto Onlus'

La gara per la realizzazione di orti urbani, giardini, attrezzature sportive e un centro per servizi culturali e sociali al CEP è stata provvisoriamente aggiudicata, venerdì scorso, alla SAV srl di Cerignola. Per la futura gestione del centro e degli impianti sportivi, l’altro ieri la Giunta ha approvato lo schema di convenzione con la “San Benedetto Onlus”. «Oltre a mobilitare più di mezzo milione di euro in lavori di qualità, la città osserverà il funzionamento di un modello di gestione di servizi e attrezzature pubbliche che potrà estendersi ad altri quartieri», dice l’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco.

L’aggiudicazione dei lavori di riqualificazione di due spazi di 10 mila metri quadri complessivi in via Vittorio Alfieri ha fatto perno anzitutto in una serie di proposte migliorative rispetto al già innovativo progetto posto a base della gara dal Comune. Altro fattore che ha inciso sull’esito della gara è il tempo di esecuzione dei lavori che la SAV ha ridotto a 91 giorni consecutivi rispetto ai 120 giorni indicati nel bando e nel capitolato speciale di appalto. Infine il ribasso: la ditta aggiudicataria ha proposto un risparmio dell’8 per cento, pari a poco più di 33 mila euro, sui circa 415 mila euro dell’importo a base d’asta diminuito dagli oneri per la sicurezza.

«Sono anni che il Servizio Pianificazione e il Servizio Urbanistica impostano le gare centrandole sull’offerta economicamente più vantaggiosa, preferendo tale criterio rispetto al classico massimo ribasso: con ciò proviamo a elevare la qualità sia delle realizzazioni, sia della filiera di imprese e lavoratori coinvolti nel sistema degli appalti comunali», spiega il dirigente dei due Servizi, Paolo Affatato, che ha anche presieduto la Commissione giudicatrice.

Fra le migliorie proposte spiccano un numero maggiore di giochi per l’infanzia, di doggy box (le cassettine che servono per la raccolta degli escrementi dei cani), tavoli e panche per portatori di handicap, bat-box (casette per pipistrelli) come sistema naturale di contrasto a insetti e zanzare, abbattimento di barriere architettoniche dei percorsi pedonali e percorsi tattili per ipovedenti.

Complesso e articolato anche il set delle tecnologie: dal sovradimensionamento dell’impianto solare termico all’automazione degli impianti di irrigazione sia degli orti urbani che delle aree a verde. La videosorveglianza estesa all’intera area sarà controllabile via web, senza bisogno di una sala operativa. E anche il sistema di illuminazione sarà servito a distanza da telediagnosi e telegestione.

A proposito del sistema di illuminazione, sarà predisposto per l’impiantistica Wi-Fi: tra le ulteriori proposte migliorative, infatti, c’è l’attivazione di moduli hot-spot per il collegamento a Internet senza fili attraverso telefonini, smartphone, tablet o computer portatili.  L’impresa aggiudicataria si è impegnata a fare per due anni la manutenzione dell’intero apparato dei nuovi impianti.

«Caratterizzare con il criterio delle offerte migliorative le gare piccole, medie e grandi, come nel caso del verde e pista ciclabile del PIRP “A” e più ancora del Terminal intermodale Foggia Stazione, consente di ottenere molti più vantaggi, anche economicamente importanti», sottolinea Marasco aggiungendo «l’ulteriore elemento innovativo costituito dal fatto che, prima ancora di realizzare i nuovi servizi, ci siamo preoccupati della futura gestione imboccando la strada della sussidiarietà».

Quest’ultima osservazione si riferisce alla convenzione ventennale che legherà il Comune e l’Associazione “Centro di Solidarietà San Benedetto onlus”, a cui la Regione Puglia aveva dato in concessione una delle due aree ora riguardate dal progetto comunale. Il 23 ottobre dello scorso anno, Comune e “San Benedetto” stipularono un protocollo d’intesa in forza del quale è il Comune a diventare il concessionario dell’area di proprietà regionale, mentre la gestione rimarrà in capo all’Associazione agli stessi patti e condizioni dell’originaria concessione tra Regione Puglia e la “San Benedetto”.

«Questo coinvolgimento nella gestione del privato sociale e della cittadinanza in generale – conclude l’assessore – si estende agli orti urbani, per i quali ho registrato importanti interessamenti anticipatimi dalla Circoscrizione Sud e dall’Auser, e agli impianti sportivi, per i quali nella convenzione con la “San Benedetto” ci riserveremo fasce orarie per l’accesso dei cittadini più svantaggiati».

Il progetto integrato su via Vittorio Alfieri, al quartiere CEP, è finanziato con 400 mila euro, a valere sull’Asse VII “Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani” del P.O. FESR 2007-2013 Regione Puglia, e cofinanziato con 135 mila euro. La zona rientra in un piano attuativo di esclusiva iniziativa pubblica. Si tratta di due aree, ciascuna di circa 5.200 metri quadri, che nell’attuale Piano Regolatore Generale sono destinate ad attrezzature pubbliche di quartiere, di cui una a verde pubblico e l’altra ad aree sportive. Un’area è di proprietà del Comune, l’altra è della Regione Puglia.

È prevista l’interconnessione dei due spazi pubblici - parco urbano e area sportiva, ricreativa e sociale - ponendo particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela delle condizioni di vita, sia degli anziani che dei bambini, data la vicina scuola dell’infanzia e primaria. Il fabbricato da riqualificare sarà destinato a centro sociale-educativo diurno: l’associazione che lo gestirà intende accogliere 30 minori e offrire una pluralità di attività con sostegno alla crescita e all’orientamento.

Uno degli spunti più originali è l’orto urbano, suddiviso in 15 aree con dimensioni variabili da 38 a 45 metri quadrati, in modo da rendere i cittadini residenti ma anche i fruitori del centro parte attiva nel processo di riqualificazione della zona. Gli orti possono anche essere utilizzati per la realizzazioni di corsi didattici specifici e sono disposti ai lati di un percorso pedonale, con accesso sia dal centro che dalla strada pubblica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La rivoluzione parte dal CEP: orti urbani, un centro socio-educativo, giardini e attrezzature sportive

FoggiaToday è in caricamento