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Economia

I marciapiedi di Foggia sono una giungla: pronto il bando per il verde pubblico da 4 milioni

Qualcosa si muove per aiuole e conchette: a breve potrebbe riprendere il servizio di pulizia

Strade e marciapiedi di Foggia sono una giungla, infestati da erbacce un po’ ovunque. Fioccano le segnalazioni dei cittadini che lamentano verde pubblico incolto, assenza di sfalci e la presenza dei forasacchi, le spighette delle graminacee che rappresentano un pericolo per gli amici a quattro zampe. Peraltro, temono che, con l’innalzamento delle temperature, le sterpaglie possano contribuire alla proliferazione di blatte e insetti e ad alimentare incendi. 

Cosa è successo

Nelle more dell’espletamento delle procedure per l’affidamento della gestione del servizio per la manutenzione del verde pubblico orizzontale e verticale per i prossimi tre anni, è stato prorogato il contratto, tuttora in essere, con la ditta Foggia Più Verde, che si era aggiudicata l’appalto nel 2017. La pulizia di conchette e marciapiedi, in principio di competenza dell’Amiu ma per un periodo, fino a gennaio 2022, affidato al gestore della manutenzione del verde, non era stata inclusa nella proroga, aspetto che sarebbe in via di definizione. Il Comune, infatti, avrebbe chiesto a Foggia Più Verde la disponibilità a riprendere il servizio, subito accordata dalla ditta. 

Il nuovo bando

È pronto, intanto, il bando di gara per l’appalto del valore complessivo di 4,3 milioni di euro. A marzo, una volta predisposto l’aggiornamento cartografico del piano aerofotogrammetrico delle aree a verde del territorio del Comune di Foggia, realizzato dalla ditta Karto-Graphia - utile alla definizione del capitolato speciale di appalto, era stato approvato il progetto del servizio di manutenzione redatto dal dirigente del Servizio Ambiente, Concetta Zuccarino. In premessa, si riconosce come il verde urbano rappresenti senza dubbio “uno degli elementi decisivi per il miglioramento della qualità della vita in città”.

Fanno parte dell’appalto, a titolo non esaustivo, lo sfalcio di aree a verde, banchine e scarpate, la raccolta foglie, l’irrigazione e il diserbo chimico; la manutenzione di alberi e la potatura di siepi ed arbusti; la raccolta e il trasporto a smaltimento dei rifiuti vegetali provenienti dalle aree verdi. Nel computo delle aree rilevate sono comprese le strade extraurbane. Relazione tecnica e capitolato speciale d’appalto sono stati aggiornati pochi giorni fa “al fine di una più lineare lettura per evitare, in corso di gara, appesantimenti dell’iter amministrativo derivanti da erronee o dubbie interpretazioni”. Basti pensare all’appalto della sosta tariffata finito al Tar prima della scadenza dei termini di presentazione delle offerte. Il personale sarà riassorbito in forza della clausola sociale.

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