Camera di Commercio: la Confartigianato esce dalla maggioranza
Confartigianato si sfila dalla maggioranza che oggi sostiene la presidenza di Camera di Commercio
“Del tutto assente il dialogo come metodo decisionale, del tutto isolata la Camera di Commercio dagli altri stakeholder del territorio”. E' quanto afferma il presidente Vincenzo Simeone nel riassumere le ragioni che hanno portato la Confartigianato a sfilarsi dalla maggioranza che oggi sostiene la presidenza di Camera di Commercio.
"Il punto di frattura non attiene solo alle singole strategie dell’ente camerale, quanto più profondamente alle ragioni politiche di dignità nella collegialità e di visione strategica complessiva. Tutti gli attori sociali presenti nel Consiglio e nella Giunta sono portatori di interessi collettivi organizzati; in particolar modo in un territorio complesso come è quello di Capitanata la guida della Camera di Commercio dovrebbe ispirarsi al principio di collegialità, per consentire un franco confronto sui temi prima di giungere a deliberazioni in linea con le sensibilità di ciascuna componente. Più volte è stata portata all’attenzione dell’attuale presidenza la necessità di un diverso metodo e di una più ampia visione, la nostra è una decisione sofferta che avviene all’esito di una attenta riflessione su questi due anni di presidenza Gelsomino. Se ci trovassimo dinanzi ad una presidenza dalla forte autorevolezza e dalle indiscutibili capacità di visione politica si potrebbero fare riflessioni diverse, ma persistendo una logica decisionale autoreferenziale, che fa degli organi assembleari luogo di ratifica di decisioni preconfezionate, la Confartigianato si vede costretta a ritirare il proprio sostegno"