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Economia

L’Università di Foggia non considera gli studenti, aumenta contribuzione ed elimina il merito

Su tasse e contributi l’Università di Foggia fa incavolare gli studenti di Area Nuova, che non si sentono coinvolti: “Il regolamento tasse e contributi non va bene”

 

A seguito dell'attuazione del nuovo DDL stabilità che determina importanti norme sulla contribuzione studentesca, tutte le università sono state chiamate all'adeguamento obbligatorio del proprio regolamento tasse e contributi. Il decreto, istituendo una ‘no tax area’, esonera dal pagamento delle tasse gli studenti con reddito ISEE fino a 13.000 euro e tutela gli studenti che presentino un reddito ISEE inferiore a 30.000 euro. Questi, qualora siano in corso o al primo anno fuori corso ed abbiano un numero minimo di CFU indicati dal ddl, vedranno attuata una riduzione della loro contribuzione studentesca.

REGOLAMENTO TASSE E CONTRIBUTI DELL’UNIFG

Fin qui tutto bene, se non fosse che l’Università di Foggia – come dichiarano i rappresentanti di Area Nuova – “ha deciso di applicare il nuovo ddl apportando, però, ulteriori modifiche sostanziali al nostro regolamento tasse e contributi. Discutendo con la componente studentesca in maniera informale, ha proposto un regolamento che, pur applicando alla lettera i requisiti di contribuzione indicati dal ddl, prevede anche un'eliminazione dell'indice di merito precedentemente previsto (quindi una non considerazione della media), un aumento dei costi per alcune esigenze come il passaggio da un corso di laurea ad un altro e, soprattutto, una maggiorazione della contribuzione per tutti gli studenti con reddito ISEE superiore a 30mila prevedendo, comunque, una divisione in tre scaglioni.”

GLI STUDENTI NON VENGONO COINVOLTI

Andando per ordine, durante la seduta di ieri il presidente del Consiglio degli Studenti Francesca Romana Cicolella, nonché rappresentante di Area Nuova in Consiglio di Amministrazione, ha ricordato a tutti i consiglieri e agli studenti presenti l’iter di stesura di questo nuovo regolamento. La prima forte critica, infatti, viene fatta proprio in riferimento ad una decisione, da parte dell’Ateneo, di lavorare ad un documento che regoli la contribuzione studentesca coinvolgendo poco quanto niente gli studenti stessi.

Ha spiegato Francesca Romana Cicolella agli studenti: “Già dal mese di Gennaio era stata istituita all’interno del Senato Accademico una commissione ‘Tasse’ di cui proprio il presidente del consiglio degli studenti era chiamata a far parte. Questa commissione non si è però mai insediata né riunita e, nel corso di questi mesi, gli studenti sono stati solo messi informalmente a conoscenza del nuovo DDL stabilità. Soltanto meno di un mese fa siamo stati contattati per un incontro informale in cui, tramite alcune slide, ci sono state illustrate le intenzioni di manovra sulla contribuzione studentesca. Nessuna bozza su cui lavorare quindi, ma solo un informale scambio di opinioni che è sfociato, la scorsa settimana, nell’inserimento del punto sulla modifica del regolamento all’interno dell’ordine del giorno del Senato Accademico e, quindi, nella richiesta di convocazione del Consiglio degli Studenti per averne parere. Soltanto dopo aver richiesto e ottenuto, in maniera assolutamente informale, una prima bozza di regolamento, il Consiglio degli Studenti ha deciso di riunirsi e di esprimersi in merito, nonostante la documentazione utile sia stata trasmessa al Consiglio stesso soltanto mezz’ora prima della riunione.”

Una prassi inaccettabile che, sommata alle evidenti lacune e deficienze di un regolamento svilente, è stata sottolineata e discussa durante la seduta del consiglio. I consiglieri di Area Nuova, gli unici presenti, hanno rimarcato le incongruità di un regolamento che, non considerando affatto gli studenti, grava sulle tasche di una buona parte di loro e svilisce la fondamentale condizione di merito, prevista invece nel regolamento vigente.

BOCCIATO IL NUOVO REGOLAMENTO: I COMMENTI

Ha sottolineato Roberto Facchino, rappresentante di Area Nuova in Senato Accademico: “E’ triste constatare l’assenza di membri eletti in questo organo, appartenenti ad altre associazioni. E’ questo un momento in cui la comunità studentesca si sarebbe dovuta mostrare compatta al di là dell’appartenenza. Entrando nel merito questa modifica non può essere accettata per le tempistiche, per i modi e per il contenuto.” Proprio queste tre variabili risultano fondamentali per Area Nuova che, negli organi preposti e fuori dagli stessi, si trova a dover affrontare a muso duro un iter ed un regolamento che non intenderà assolutamente accettare.

Sottolinea Francesca Romana Cicolella, coordinatrice di Area Nuova e presidente del Consiglio degli Studenti: “E’ svilente vedere come la nostra presenza ed opinione non siano state questa volta minimamente prese in considerazione. Il nostro lavoro costante e quotidiano all’interno di tutti gli organi di Ateneo è fatto con passione e amore nei confronti di un’università in cui cerchiamo sempre di credere. Non abbiamo mai protestato per il semplice gusto di farlo – sottolinea – ma abbiamo sempre cercato ed ottenuto un dialogo costruttivo e collaborativo con docenti e personale, lavorando sodo con la chiara intenzione di migliorare il nostro ambiente. Oggi, purtroppo, ci troviamo di fronte una mancanza di considerazione e collaborazione che ci fa pensare ad uno scarsissimo interesse nei confronti degli studenti.”

Sottolinea Marco Buccarella, rappresentante per Giurisprudenza in Senato Accademico: “Domani saremo noi a dover rispondere agli studenti quando ci chiederanno le motivazioni di un aumento di contribuzione o dell’eliminazione dell’indice di merito. Abbiamo una responsabilità nei loro confronti e dobbiamo difendere dei diritti imprescindibili. E’ impossibile votare favorevolmente una proposta che li svilisce tutti.”

Ha detto oggi Donato Notarangelo, rappresentante di Area Nuova in Senato Accademico: “E’ proprio agli studenti che deve costantemente pensare il sistema universitario sono loro i fruitori di servizi che devono, tra l’altro, corrispondere alla contribuzione che viene richiesta. Aumentare le soglie massime e eliminare il merito riporta ad un’idea di università come azienda e come esamificio, ben lontana dalla nostra idea di formazione.”

LE ALTRE PROPOSTE

Bocciata all’unanimità anche la proposta dell’Ateneo di integrare il codice per l’applicazione di sanzioni disciplinari agli studenti con una normativa contro l’utilizzo di smatphone durante gli esami. Il consiglio ha constato che, nonostante la giustezza di norme dallo stesso in precedenza votate, sia arrivato il momento di educare la componente studentesca partendo da chi a questa dovrebbe dare il buon esempio. I docenti, infatti, pur essendo muniti di uno specifico codice etico, non sono sottoposti a sanzioni in caso di mancata professionalità. Le punizioni sono giuste, purché valgano per tutti!

Ultima importante mozione partita oggi dal Consiglio degli Studenti e diretta proprio alla seduta del Senato Accademico di domani riguarda l’annuncio di alcuni docenti ad aderire allo sciopero nazionale dichiarato dalla categoria. I docenti stessi, qualora aderissero allo sciopero, non permetteranno agli studenti di sostenere l’esame durante la prima data della sessione autunnale (settembre). Alla luce dei fatti, senza contestare le motivazioni di sciopero, gli studenti chiederanno agli organi preposti ed al Rettore di trovare una soluzione che consenta agli studenti di non perdere la sessione d’esame, che comporterebbe ritardi e disagi per gli stessi.

LE CONCLUSIONI DI AREA NUOVA

Concludono i rappresentanti di Area Nuova: “Non smetteremo di batterci per i diritti degli studenti porteremo ovunque le nostre istanze. Siamo delusi e arrabbiati per un atteggiamento poco rispettoso dei nostri diritti e del nostro lavoro. Non permetteremo che si decida ancora tutto senza di noi e, soprattutto, gravando sulle tasche e sull’impegno degli studenti che, ogni giorno, investono nel proprio sistema di istruzione.”

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