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Economia San Pio X / Via Antonio Gramsci

Si acuisce la protesta all'Università di Foggia, contro il Rettore anche i precari 'storici': "Noi ignorati"

Continua la polemica sulle assunzioni di personale. E il perimetro si allarga. A parlare ora sono alcuni “precari storici” che rivendicano il loro diritto alla stabilizzazione, rimasta nel limbo lo scorso anno

Continua la polemica sulle assunzioni di personale all’Università di Foggia. E il perimetro si allarga. A parlare ora sono alcuni “precari storici” dell’ateneo, che, di fronte all’aggiornamento del fabbisogno 2018-2020 deliberato dal cda, ricordano e rivendicano il loro diritto alla stabilizzazione, rimasta nel limbo lo scorso anno.

“Nel 2018 – scrivono in una nota pervenuta alla testata- sono state effettuate delle stabilizzazioni di parte del personale precario (11 unità), applicando l’ art.20 dlgs 25.05.2017 n.75 (legge Madia), escludendo però da tale procedura tre unità, con anzianità di servizio presso l’Unifg che supera i 10 anni, e che sarebbero potute rientrare per mezzo degli indirizzi operativi forniti dal Ministero per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione attraverso le Circolari n.3/2017 e n.1/2018, a firma dello stesso Ministro Madia e ammesse e registrate dalla Corte dei Conti. Secondo la Direzione Generale (come ribadito in alle sigle sindacali) non contano nulla, ignorando invece il fatto che, trattandosi di un decreto legislativo, le circolari ministeriali configurano un atto di interpretazione autentica, provenendo dall’organo che ha emanato la disposizione di legge, con tutte le conseguenze del caso”.

“Contestualmente alle stabilizzazioni sono state bandite sei procedure concorsuali a tempo indeterminato per il personale tecnico amministrativo (risultate poi oggetto di esposti in Procura e vincitori annunciati ancor prima dell’espletamento delle prove concorsuali) ignorando completamente la possibilità e il “dovere morale” di applicare la riserva del 50% per la stabilizzazione dei precari inseriti nel comma 2 dell’art. 20”.

“A questa già gravissima situazione, di totale disinteresse dei precari storici (trattati come numeri, zavorre, e non come persone, anche con famiglie alle spalle, con professionalità acquisite nel tempo), il Rettore, nonostante il fine mandato e con una fretta inspiegabile nell’aggiornare la programmazione del fabbisogno di personale (contrariamente al parere della quasi totalità dei Direttori di Dipartimento e del personale di Elevata Professionalità), ha avanzato formale richiesta di altre 17 assunzioni di personale tecnico amministrativo ignorando ancora una volta la possibilità di riserva dei posti ai precari storici, e negando nuovamente la possibilità, a chi lavora da dieci - quindici anni,  di una soluzione definitiva del problema”.

Questi i precari. Sul fronte dell'aggiornamento del fabbisogno, invece, ieri altra assemblea del personale in via Gramsci. Proclamato lo stato di agitazione. 

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