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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Accadia

All'UniFg un corso internazionale sullo spreco alimentare: studenti da Lettonia e Polonia, la sede ad Accadia

Il corso è coordinato dal prof. Luciano Beneduce, docente di microbiologia agraria, e vedrà la partecipazione di 26 studenti provenienti dalla Latvia University of Life Sciences and Technologies di Jelgava (Lettonia) e dalla Stefan Batory Academy of Applied Sciences di Skierniewice (Polonia) oltre che dall’Università di Foggia

Cinque giorni di corso intensivo, il cui titolo già dice molto per chi mastica la lingua di Albione: ‘Food waste management: from prevention to best practices’. È il corso dedicato alla prevenzione dello spreco alimentare e alla promozione delle buone pratiche, che vede operare in sinergia l’Università di Foggia e il Comune di Accadia.

Coordinato dal professore Luciano Beneduce, docente di microbiologia agraria, vedrà la partecipazione di 26 studenti, 5 dei quali provenienti dalla Latvia University of Life Sciences and Technologies di Jelgava (Lettonia), 14 dalla Stefan Batory Academy of Applied Sciences di Skierniewice (Polonia) e 7 dell’Università di Foggia. “Il progetto formativo di ampio respiro internazionale, che presentiamo oggi, rappresenta una sfida per le studentesse e per gli studenti chiamati ad apportare un contributo concreto sia sul piano economico ma, anche e soprattutto, migliorativo della qualità della vita dei cittadini”, il commento del rettore Lorenzo Lo Muzio.

Si tratta dello step finale di un progetto che ha visto i 26 giovani studenti (tutti ciclo triennale) già operare insieme attraverso delle lezioni online. Secondo la Fao, lo spreco alimentare si verifica quando alimenti adatti al consumo sono scartati per scelta o perché vengono lasciati deteriorare o scadere. La perdita e lo spreco di cibo si verificano in ogni fase della catena del valore alimentare globale.

Il progetto risponde ai temi che rientrano nell’Agenda 2030 dell’Onu, che ha tra i suoi obiettivi quello di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare pro capite. Sostenibilità che va perseguita in tutte le fasi della filiera, dalla raccolta della materia prima, passando per la trasformazione, per giungere al consumatore finale: “C’è uno spreco enorme. È molto importante che le buone pratiche vengano trasmesse ai giovani, perché comprendano quali sono gli errori che sono stati commessi da non ripetere. C’è bisogno di cominciare ad abituarli a comprendere ciò che non va fatto”, ha commentato professoressa, Milena Sinigaglia, Prorettrice vicaria e, fino a pochi giorni, fa Direttrice del Dipartimento Dafne.

Non è possibile oggi pensare alla qualità della sicurezza (e quindi alla produttività) se non si ha anche una dinamica di sostenibilità. Al di là dei temi classici da noi trattati, come quelli della sicurezza alimentare e della qualità degli alimenti, anche la nostra microbiologia deve parlare di sviluppo sostenibile”, ha commentato il prof. Beneduce. Il corso non prevede lezioni classiche frontali, ma gruppi di lavoro, prove di preparazione e conservazione degli alimenti, studio delle piccole attività produttive locali e visite guidate alla scoperta delle bellezze dei Monti Dauni, come le Gole di Accadia e Bosco Paduli. “Coinvolgeremo tutta la filiera. Visitando alcune aziende locali, i ragazzi conosceranno esempi di sostenibilità e di risparmio conseguiti attraverso metodi tradizionali”.

Tra i lavori da evidenziare, anche le prove di preparazione e conservazione degli alimenti, un’opportunità di realizzare una commistione tra culture. Si incroceranno, infatti, ragazzi provenienti da realtà diverse nelle quali le tecniche di conservazione degli alimenti sono differenti: “Puntiamo a una contaminazione di cultura alimentare e della sostenibilità, che si può declinare in tanti modi, ma in questa cornice può diventare cultura europea”, ha aggiunto Beneduce. E la visita alle bellezze naturalistiche diventa anche uno ‘spot’ per il territorio, esempio plastico di “turismo intelligente e sostenibile”.

Dal 29 maggio al 2 giugno gli studenti opereranno all’interno della splendida cornice della Biblioteca Civica di Accadia, di recente rimessa a nuovo grazie ai finanziamenti regionali. La scelta del luogo risponde sia alle finalità del corso, ma anche all’idea di valorizzazione delle aree interne della provincia di Foggia: “Abbiamo aderito con entusiasmo, mettendo a disposizione il nostro gioiellino e le nostre tradizioni”, ha dichiarato Agostino De Paolis, sindaco di Accadia, comune beneficiario del maxifinanziamento grazie al quale si potrà riqualificare il borgo antico. L’opportunità anche per realizzare un piccolo polo culturale, nel quale sorgerebbe una scuola europea: “Potremmo destinarla non solo alla realizzazione in forma stabile di progetti Erasmus, ma anche inerenti materie giuridiche, di agraria o legate allo sviluppo tecnologico. Mi auguro che questa collaborazione si consolidi nel tempo. Interagire con l’Università di Foggia è nell’interesse del territorio. Il collegamento diretto tra imprese e istruzione non può che giovare a entrambi, oltre che produrre benessere per lo stesso territorio”, ha aggiunto.

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