rotate-mobile
Economia Peschici

Prima lo spaventoso incendio di Peschici, poi la pandemia. Ma i Mastromatteo non mollano: "I turisti per noi sono famiglia, non numeri"

Da Peschici, sul Gargano, la lettera di Francesca Mastromatteo, figlia di noti imprenditori turistici. Alle porte dell'estate 2020, tutto il dolore e la speranza di chi ha fatto dell'accoglienza e del turismo la propria ragione di vita

"I turisti per noi sono famiglia, non numeri". Francesca Mastromatteo, figlia di noti imprenditori turistici peschiciani, racchiude tutto il dolore e la speranza di chi ha fatto dell'accoglienza e del turismo la propria ragione di vita in una lettera aperta.

Alle porte della stagione turistica 2020, una pandemia ha messo tutto in discussione. Tra inizi, ricordi, salite, discese e progetti post emergenza, si delineano aspetti essenziali e commoventi della vita umana e professionale. "Raccontare e raccontarsi: la storia di generazioni e le storie narrate, rappresentano per noi l’incontro tra terreno e anima", scrive la giovane imprenditrice. 

"Ripercorrendo le tappe della propria vita, ci insegna a mettere in ordine il prima e il dopo e a capire l’analisi del tempo, dei cambiamenti che si sono succeduti e dei momenti importanti, che hanno segnato e condizionato il nostro presente. Nel lontano 1900 il mio trisavolo Michele Mastromatteo (a Va’ll) era un possidente di una vigna di un ettaro, da circa 40 anni, situata nell'incantevole Baia San Nicola, il nostro villaggio attuale. Insieme a suo figlio, nonché il mio bisnonno Domenico, soprannominato "Ming a Va’ll", ebbero la fortuna e l’ingegno di ospitare i primi turisti stranieri campeggiatori, che spostavano sia in auto (i più fortunati), che a piedi, con sacco a pelo. Così questa esperienza a stretto contatto con la natura accese la voglia di migliorarsi, avendo anche un ottimo seguito".

"Nel 1960, insieme al suo unico figlio, Michele Mastromatteo “a Va’ll”, nonché mio nonno, che con la sua tenacia e la sua caparbietà contadina di vedere oltre...diede un importante sviluppo nella struttura, realizzando spazi più confortevoli ed attrezzati, con posti tende, roulotte, bungalow in modo da offrire migliori e maggiori servizi, nel totale rispetto della natura. Nel 1990 i miei genitori, Mino e Lina, entrarono in azione: sin da giovanissimi presero le redini dell'impresa, rendendola ancora più unica! La nostra attività è  basata solo ed esclusivamente sul turismo, la quale è stata contrassegnata da enormi successi ma anche da fallimenti, in seguito a calamità naturali". 

"Inizialmente, contemporaneamente al campeggio, diedero vita anche ad una gastronomia in casa, offrendo pasti d'asporto. Successivamente, però, mia madre, ottima cuoca, decise di investire di più in questo settore, modificando la struttura lignea sulla nostra Baia, a Km 0 dal mare, in una trattoria. 'La Paranza', il nome scelto da me e mia sorella Elda, in seguito al tormentone di quell'estate: nulla di più azzeccato! Ancora tutt'oggi, resta un locale intimo e caratteristico, dove degustare piatti tipici, tramandati da tradizioni e generazioni".

"Ecco che dopo numerosi successi, il 24 luglio 2007 fummo colpiti dal famoso e disastroso incendio, che spazzò via quanto avevamo creato, dai sacrifici di una vita ai sogni infranti. Ci ritrovammo senza nulla: tutto e sottolineo tutto raso al suolo dalle fiamme, con i ricordi nascosti sotto un mucchio di cenere! Scoraggiati decidemmo comunque di non mollare e ripartire da zero! Con tanto sacrificio e altrettanta forza, ma soprattutto con l’amore della famiglia, ad oggi siamo tornati a risplendere, più forti che mai! E non smetteremo mai di ringraziare i nostri avi per averci donato un Paradiso naturale, che continueremo imperterriti ad amare". 

"Ed eccoci nella primavera 2020. Purtroppo, un altro imprevisto spiacevole. Ci ritroviamo nel mezzo di una pandemia mondiale. Increduli, spaventati ma con il buon auspicio di attendervi e regalarvi ancora momenti indimenticabili da passare insieme. I nostri buoni propositi, post Covid19? Stiamo ripensando ad alcuni spazi, causa distanziamento. Stiamo riguardando le norme igienico-sanitarie, sia per il ristoro vista mare, che per il campeggio. Con l'augurio che questa emergenza finisca al più presto, lavoriamo h24 per voi. Noi siamo ottimisti: vi attenderemo e continueremo a migliorarci nella forma e nella sostanza. Per noi i turisti sono membri di famiglia, non numeri!" 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prima lo spaventoso incendio di Peschici, poi la pandemia. Ma i Mastromatteo non mollano: "I turisti per noi sono famiglia, non numeri"

FoggiaToday è in caricamento