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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Cari foggiani, la polemica è inutile: sui treni la colpa è soltanto nostra

Intervista al presidente del Comitato "Un baffo per Foggia", che da quattro anni si batte per la realizzazione dell'opera. "Ci sono venti milioni di euro già stanziati. Ma temo che non si farà più"

Rimostranze inutili e stucchevoli di un “territorio che dorme” quelle che stanno avendo luogo oggi contro Trenitalia. “Non occorreva essere un veggente per prevedere che il “baffo ferroviario” sarebbe servito anche e soprattutto per i treni passeggeri no-stop da e per Roma (che oggi hanno fermate solo a Benevento e Caserta). Da 4 anni il Comitato “Un Baffo per Foggia” ne era convinto e in perfetta solitudine lo ha dichiarato sui social e nelle tre assemblee popolari che ha indetto”. Esordisce così a Foggiatoday Luigi Augelli, presidente del Comitato “Un baffo per Foggia” che da tempo si batte per veder realizzata l’opera. “Un intervento il cui finanziamento è già disponibile, venti milioni di euro” ricorda, “oggi, dopo le ultime dichiarazioni di persone certamente competenti sul tema, credo che invece del bypass, possiamo scrivere il bye bye sulla seconda stazione”.

A far scattare sulla sedia Augelli sono state le dichiarazioni dell’ingegner Mazzamurro riportate ieri sulle colonne della Gazzetta di Capitanata. L’ex consulente del Governo dichiara testuale: “la costruzione della 2^ stazione farà parte del lotto di lavori dalla stazione Hirpinia a Foggia e per questo ci vorrà, temo, ancora qualche anno”. Parole che suonano come il canto del cigno oggi per Augelli. “Legare l’intervento di Foggia alle tre gallerie su 35 km volute da Mastella – ci dice-, significa, con la tabella di marcia seguita fino ad oggi, giungere al 2045. Ma è illusorio anche questo, praticamente non si farà più” continua l’ex ferroviere sconfortato. Che oggi chiede chiarezza. Perché nell’incontro che il Comitato ha avuto lo scorso 26 giugno con l’ing. Napoli, referente RFI del progetto AC/AV (visionabile sul sito web www.unbaffoafoggia.altervista.org) “non è risultato alcun accenno al collegamento stazione Hirpinia-2^ stazione Foggia – dichiara Augelli- e le conclusioni dell’incontro sono state quelle di mettere in atto tutte le procedure necessarie, tra RFI e Amministrazione Comunale di Foggia, che avrebbero portato alla costruzione della 2^ stazione alla fine del 2019, anche perché già disponibile l’investimento di 20 milioni di euro finanziato dal Cipe”.

L’iter procedurale comprendeva (riportiamo testualmente): conferenza di Servizio nella quale RFI sceglie il sito e predispone il progetto per la costruzione della 2^ stazione; il Comune predispone la delibera della individuazione del sito su cui costruire la 2^ stazione di variante da approvare in Consiglio Comunale; procedura di esproprio, la quale essendo opera pubblica avrà tempi veloci (sei mesi?); predisposizione atti occorrenti per indire la gara pubblica per affidamento dei lavori di costruzione della 2^ stazione”. Circostanza suffragata anche dalle parole del sindaco di Foggia, Franco Landella, che solo nel febbraio scorso dichiarava: “La seconda stazione entrerà in servizio entro il 2022”.

Oggi la doccia fredda legata all’intervento del lotto della stazione Hirpinia, che stava tra l’altro per scomparire con un emendamento dei cinquestelle. Tre gallerie su 35 km. Ci sbrighiamo nel 2045”. Il progetto AV/AC nasce nel 2006, fine lavori prevista nel 2027. La prima parte è iniziata nel 2015, sul fronte Bovino. La Campania ha proceduto anche. Resta il problema, grande, Apice-Orsara.  “Se in pianura abbiamo proceduto così a rilento, mi dica lei quando arriveremo in montagna, ad 800 metri di altezza, come da desiderata di Mastella e Bassolino, cosa accadrà. Io credo che, legando l’intervento ad Apice, la seconda stazione non si farà mai”.

“Come Comitato quindi ci chiediamo: dov’è la verità tra le affermazioni dell’Ing. Mazzamurro e del Sindaco di Foggia?” continua, giustamente, Augelli. “La questione è cruciale ed attiene al futuro di questo territorio. Ma da quattro anni vaghiamo nel buio. Può darsi che qualcuno, col sopraggiungere della campagna elettorale, rispolveri questi temi, ben venga” ironizza, “come al solito, poi, tutto resterà in una cassetto. C’è un silenzio assordante della classe politica, cinica, sorda, muta”.

“Certo è – conclude- che ad oggi altri due treni no-stop, da e per Roma, dal 9 dicembre bypasseranno la stazione centrale di Foggia, con l’unico risultato di negare il diritto alla mobilità verso Roma dei soli cittadini della Capitanata e della BAT, mentre i treni cosiddetti no-stop si fermeranno regolarmente nelle stazioni di Benevento e Caserta. Ci attendiamo su questo dilemma una risposta chiara ed inequivocabile, perché grandissima è la responsabilità di essere stati capaci a non realizzare una infrastruttura, la 2^ stazione, già finanziata con 20 milioni di euro”.

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