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Scure sul trasporto pubblico foggiano, la Regione prepara il taglio da 2 milioni di km: "Non ci resta che muoverci coi muli"

A dare la dimensione esatta del taglio che rischia di abbattersi sull'Ato Fg è il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, che invita la giunta regionale a battere un colpo: "Ennesimo schiaffo al nostro territorio"

Tagli al trasporto pubblico locale, la mannaia in arrivo in Capitanata dalla Regione Puglia allarma il territorio. Secca la bocciatura della Provincia di Foggia, preannunciano mobilitazioni i sindacati. A dare le cifre esatte della scure è il consigliere regionale Giannicola De Leonardis, che nei giorni scorsi aveva dichiarato ironicamente: "Niente aeroporto, niente treni, niente trasporto su gomma: alla Capitanata non restano che i muli", provocando la reazione stizzita dell'assessore ai Trasporti Giannini.
 

La controreplica di De Leonardis: “L’assessore Giovanni Giannini ha parlato di tutto e di più, non potendo rispondere nel merito al mio ultimo intervento. Non ha voluto spiegare, infatti, che il piano da lui elaborato per il Trasporto Pubblico Locale, e presentato anche all’ATO Foggia, comporta -per quanto riguarda la definizione dei servizi minimi- la riduzione complessiva di 1 milione e 700mila Km/veicoli (l’unità convenzionale in questo ambito) per la provincia di Foggia: un taglio pesantissimo e insostenibile per il comune capoluogo (-620.966,12), di Cerignola (-252.442,97), San Severo (-149.703,99), San Giovanni Rotondo (-178.131,34), Monte Sant’Angelo (-145.013,79, il 73 per cento), Manfredonia (-25.005,67), Lucera (-24.311,17), Mattinata (-3.828,43). Comuni nei quali per grandissima parte non esistono valide alternative di sistemi di trasporto extraurbani, con gli utenti che sarebbero costretti unicamente a fare ricorso all’autovettura privata.

 E i tagli sarebbero giustificati da un basso rapporto tra i costi e i ricavi, che non raggiungono la soglia richiesta del 35 per cento: ma anche i comuni di Bari e Lecce hanno un rapporto costi/ricavi del 20 per cento, e verrebbero invece premiati da un incremento costante dei servizi. Perché? Perché questa continua, insopportabile penalizzazione della provincia di Foggia? Perché l’assoluta mancanza di considerazione dei legittimi rilievi mossi dal presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta, che ha denunciato la gravità di quanto sta accadendo e le ripercussioni che si verrebbero a determinare anche a livello occupazionale?

Continuo e continuerò a esercitare il mio ruolo di consigliere regionale, con buona pace dell’assessore Giannini, che è chiamato a rispondere del proprio operato alla comunità tutta pugliese (e quindi anche a quella della provincia di Foggia, che sostiene di non discriminare: per coerenza, allora, non dovrebbe tagliare nemmeno un Km/veicolo), così come l’intero esecutivo. Nel quale mi auguro ci sia qualcuno che si ponga le mie stesse domande, e blocchi una delibera ormai pronta che rappresenta l’ennesimo schiaffo a un territorio fin troppo penalizzato”.

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