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Un servizio amico per i genitori dei figli omosessuali: è il ‘Telefono Arcobaleno’

Il servizio verrà presentato ufficialmente il 6 febbraio, al Tolleranza Zero. Una mano tesa per vincere il pregiudizio che può assalire i genitori, ma anche i timori di quanti prendono consapevolezza della propria identità sessuale

Si chiama ‘Telefono Arcobaleno’ ed è un nuovo servizio che l'AGEDO (Amici e genitori di Lgbt) offre ai genitori che vivono un disagio per aver appreso dell'omosessualità del proprio/a figlio/a.

Il servizio verrà presentato ufficialmente il prossimo 6 febbraio, nel corso di una conferenza stampa in programma alle 19, nei locali del ‘Tolleranza Zero’. Attraverso il ‘Telefono Arcobaleno’ si offrirà aiuto e sostegno psicologico verso l’accettazione dell’omosessualità del proprio figlio, una situazione va vissuta nella convinzione che si tratti di una assoluta normalità.

Questo perché nella vita, “non esiste un manuale per genitori e il coming out di tuo figlio o di tua figlia è anche il tuo. A distanza di una telefonata c’è un genitore amico pronto ad accoglierti”, spiegano i promotori nella campagna di presentazione.

In questo modo, AGEDO offre una mano tesa per vincere insieme il pregiudizio che può assalire per primi i genitori, ma anche quanti prendono consapevolezza della loro identità. “Molti – spiegano - inizialmente vivono male la loro situazione perché timorosi della non accettazione sociale”.

 

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