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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Tassa di occupazione suolo pubblico, Confesercenti: “Aumenti eccessivi dei Comuni”

Settore provinciale sempre più a rischio crisi. E' stato auspicato un confronto con l'ANCI per giungere ad un accordo sui regolamenti che disciplinano la fiscalità locale

 Gli operatori commerciali su aree pubbliche della Confesercenti si sono riuniti in assemblea per discutere della grave crisi che investe la categoria, della “direttiva Bolkestein”, del ruolo degli Enti Locali. Hanno relazionato il presidente provinciale della categoria Luigi Rodelli, il segretario provinciale Luigi Gaudiero e il presidente provinciale Confesercenti Carlo Simone.

Rodelli ha illustrato le modifiche ottenute, a favore della categoria, nelle norme di attuazione della “direttiva Bolkestein”. Rimarcata la ormai diffusa anarchia che si sta creando da parte dei Comuni nell’applicare la tassa di occupazione del suolo pubblico per l’eccessiva autonomia che gli stessi hanno nel determinare tariffe esose senza alcun criterio di equità rispetto ai valori dei mercati e dei servizi resi. “Non ci sono più regole certe – ha esordito Rodelli - sono state abolite le zone, le fasce orarie di svolgimento dei mercati, gli sconti sulle tariffe”.

Sulla delibera della giunta regionale pugliese, che ha recepito l’indirizzo unitario delle Regioni per l’attuazione dell’intesa della conferenza unificata in materia di aree pubbliche, Gaudiero ha espresso le sue preoccupazioni circa il passaggio dalla Tosap alla Cosap, “destinata ad aumentare vertiginosamente i costi senza offrire servizi”. Circa la Tares ha ritenuto “insufficiente il semplice rinvio a dicembre 2013, occorre un intervento strutturale”. Affrontato anche l’annoso e atavico problema dell’abusivismo. 

Il presidente regionale e vicepresidente nazionale dell’ANVA, Salvatore Sanghez, nel suo intervento, ha stigmatizzato le conseguenze che la “direttiva Bolkestein” avrebbe avuto se fosse rimasta l’interpretazione della prima versione delle norme di attuazione. “Abbiamo posto un limite alle presenze di un unico soggetto giuridico sullo stesso mercato – ha rimarcato - e ottenuto il risultato di far emanare norme d’indirizzo che uniformano  gli interventi delle Regioni in materia di attività commerciale sulle aree pubbliche. Stiamo tentando di evitare l’emanazione della norma che vieterebbe tassativamente la realizzazione di mercati nei centri storici”.

La categoria è stata invitata a vigilare sui Comuni per evitare che l’imposizione dei tributi locali, per l’eccesso di autonomia delle Amministrazioni Comunali, abbia un’impennata di aumenti di costi per l’operatore su aree pubbliche che costringerebbe il commerciante ad abbandonare i mercati per il calo dei consumi e per l’aumento di costi della presenza nei mercati. A tal proposito è stato auspicato un confronto con l’ANCI per giungere ad un accordo sui regolamenti che disciplinano la fiscalità locale ma anche per indurre gli Enti Locali ad affidare la gestione dei mercati ai Consorzi di operatori su aree pubbliche.

Simone ha proposto un confronto diretto per giungere alla sottoscrizione un protocollo di intesa sulle tematiche trattate dall’assemblea. Eletti anche i delegati all’Assemblea provinciale della Confesercenti per il rinnovo delle cariche sociali: Matteo Lauriola, Matteo Totaro, Domenico Pagano, Vincenzo Ferrara, Leonardo Fregola, Giuseppe Altobella, Luana Terracone, Angelo Russo, Damiano Grieco, Sante Amato, Crescenzio Berardi, Luigi Carlucci, Filippo Catucci, Angelo Martufi, Aldo Gambacorta, Luigi Rodelli e Luigi Gaudiero.

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