Tagli al Comune, di 5 milioni. Landella preoccupato: “A rischio erogazione servizi”
Il governo taglia del 16.6% la quota destinata al Comune di Foggia: Un taglio lineare che rischia di pregiudicare l'erogazione di servizi indispensabili
Landella lancia l’allarme: “Il tagli dei trasferimenti statali al Comune di Foggia rischiano di pregiudicare l’erogazione dei servizi indispensabili e provocare ripercussioni nel piano di risanamento delle casse comunali”. Si tratta del 16,6% in meno rispetto al 2014, da 30 a 25 milioni di euro.
Il sindaco di Foggia rimarca come negli ultimi tempi i comuni sono stati costretti ad aumentare le aliquote sui tributi locali per far quadrare i conti e fa suo il contenuto della relazione fatta dal responsabile del dipartimento finanza locale di Ifel, Andrea Ferri, nel corso della IV conferenza sull’Economia e la finanza locale, e cioè che “l’azione sui tributi locali e l’aumento delle aliquote riscontrato negli ultimi anni costituiscono scelte dello Stato centrale, e non espressione di autonomia dei Comuni”.
Sottolinea il primo cittadino del capoluogo dauno: “Situazione ancor più grave per quei Comuni come il nostro che hanno aderito al Decreto Salva Enti che già prevede vincoli di finanza piuttosto rigidi. A questa condizione già di per sé molto difficile, si aggiunge un ulteriore taglio di un milione e mezzo di euro derivante dal contributo sul minor gettito Imu/Tasi. La decisione del governo potrebbe mettere a rischio non solo la gestione ordinaria di tutti i servizi dell’ente, ma ripercuotersi anche sulle aziende partecipate del Comune di Foggia che vivono situazioni difficili”
Landella prosegue: “A seguito di questo pesante taglio dovremmo rimodulare le poste del bilancio di previsione 2015, a cui, inevitabilmente, dovranno essere applicati dei tagli a causa di questa mancata erogazione. La scelta dovrà essere fatta in tempi piuttosto rapidi poiché il documento contabile deve essere approvato entro il prossimo 30 luglio. Un “regalo” che il governo nazionale ha voluto riservare ai foggiani poco prima della pausa estiva.
E conclude: “Se per un Comune questo tipo di taglio risulta essere, per una città che solo per un soffio ha evitato il dissesto finanziario esclusivamente grazie ad un prestito e che sconta ancora numerose difficoltà da un punto di vista finanziario, potrebbe ripercuotersi negativamente sui servizi erogati ai cittadini, che costituiscono l’anello debole delle decisioni che vengono prese a Roma”