Polizia Municipale, tra smentite e silenzi è scontro sui tagli alle indennità di turno
Il tenente Paolo Frattulino e il fratello assessore Nando smentiscono le voci relative all’abolizione delle indennità di turno. A Pazzaglia competerà il sigillo finale sul provvedimento
Scoppia la bufera in via Manfredi all’indomani della notizia sul taglio alle indennità di turno alla Polizia Municipale prevista nelle linee di indirizzo sul contenimento della spesa del personale comunale che accompagneranno il “piano degli obiettivi” del direttore generale Mario Pazzaglia approvato due giorni fa in giunta, dopo mesi di scontri, censure e malcelati tentativi di resistenza.
Il taglio, per gli agenti, che si aggiunge al ridimensionamento degli straordinari, ammonta a circa 150 euro cadauno in busta paga: un istituto accessorio che non sussisterebbe secondo il city manager atteso che i vigili urbani non turnerebbero sulle 24ore.
Ma la notizia, che gli agenti dichiarano di aver appreso a mezzo stampa, provoca una reazione immediata. Questa mattina incontro urgente col direttore generale. “Non si è parlato di questo nella riunione preliminare con le rappresentanze sindacali unitarie, la contrattazione è ancora in corso” spiega a Foggiatoday il tenente Paolo Frattulino mentre dal Comune l’assessore al Personale, il fratello Nando Frattulino, si affretta a dettagliare i contenuti del’incontro: “Le tematiche riguardavano sostanzialmente la definizione del fondo, la predisposizione del contratto integrativo decentrato e la disposizione diramata dal Direttore Generale in ordine alla corresponsione dello straordinario” recita la nota. "Esclusivamente di questo si è discusso e non di argomenti diffusamente ed erroneamente trattati da alcune testate giornalistiche" precisa l’assessore, smarcandosi evidentemente dal lavoro portato avanti in questi mesi in giunta in qualità di delegato al personale.
Un maldestro tentativo di buttare acqua sul fuoco della polemica montante atteso che la vicenda, tuttavia, non viene assolutamente commentata né smentita da chi in questi mesi a quelle linee di contenimento della spesa ci sta lavorando e per le quali è stato “ingaggiato”, ovvero lo stesso Pazzaglia, al quale competerà il sigillo finale sul provvedimento.
