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Economia Lucera

Trasporto e verde pubblico, servizi a rischio a Lucera: “Occuperemo la Sala Giunta”

IL sindacato annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori: "I lavoratori sono disperati e le risposte del sindaco e della Giunta non lasciano immaginare nulla di buono"

“Il pre-dissesto ha creato in pochi giorni allarmismo in città. La scelta dell’attuale amministrazione di accedere alla procedura di pre-dissesto che successivamente potrà voler dire dissesto sta congelando e bloccando Lucera”.

Lo afferma il responsabile locale della UIL Ennio Festa che ha incontrato, nei giorni scorsi, sia i lavoratori del servizio trasporto pubblico della Lucera Service che quelli della Amef, azienda addetta al servizio della pulizia e manutenzione del verde pubblico a Lucera. Due situazioni che ora sarebbero addirittura a rischio in quanto nel primo caso i lavoratori non riscuotono lo stipendio da diversi mesi e il titolare della Lucera Service avrebbe dichiarato di non poter più far fronte all’esborso delle mensilità, mentre scarse risorse sarebbero rimaste per l’acquisto del carburante e per pochissimi giorni, con il rischio reale di un’interruzione del servizio.

Preoccupante anche il caso dei lavoratori del verde pubblico che non si vedono riconoscere lo stipendio da alcuni mesi ed il cui futuro appare offuscato da forti dubbi. L’appalto tra la ditta ed il Comune di Lucera sarebbe scaduto e alla Amef – già in difficoltà per il mantenimento del servizio – sarebbe stata richiesta una proroga, procedura che non garantirebbe la solidità del rapporto con i lavoratori per il futuro perché senza un contratto in essere l’azienda potrebbe lasciare da un momento all’altro e i lavoratori si ritroverebbero così a farne le spese.

Ecco perché la UIL annuncia ora lo stato di agitazione: “I lavoratori sono disperati – afferma Ennio Festa – e le risposte, se di risposte si può parlare, del sindaco e della Giunta non lasciano immaginare nulla di buono, anche alla luce del blocco di numerose attività che comporta la procedura del pre-dissesto come conseguenza: si pensi anche alle ditte che non intendono più fare credito all’ente, un fatto che determina il taglio di quegli interventi necessari come, per esempio, la sistemazione delle buche stradali che senza la materia prima, il bitume, non potrà più avvenire per chissà quanto tempo, provocando di fatto anche più che probabili contenziosi per danni a cose e persone”.

Ecco perché – conclude – “nei prossimi giorni la Sala Giunta potrebbe essere occupata dai lavoratori accompagnati dai loro familiari in segno di protesta perché non si intravedono riscontri da parte della macchina amministrativa, sindaco in primis”.

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