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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Ex Sofim, per la CNHì il futuro di Foggia non è in discussione (ma potrebbe esserlo per i lavoratori)

Le dichiarazioni della Fiom nazionale e proviciale. L'ex Fiat internalizzerà la produzione del motore Ducato.

“Si è aperto oggi presso lo stabilimento FPT Industrial di Foggia il confronto tra la direzione di CNHi e la delegazione della Fiom, composta dal segretario nazionale e territoriale e i delegati, sulla situazione produttiva e occupazionale del sito foggiano. L’incontro nonostante sia stato convocato su un tavolo unico dalla direzione aziendale si è svolto su tavoli separati su richiesta dei sindacati firmatari del CCSL.

La Fiom ritiene incomprensibile che dinnanzi ai problemi delle lavoratrici e dei lavoratori possano sussistere ragioni di divisione sindacale, in particolare se l’obiettivo è garantire il futuro occupazionale e produttivo. 

L’azienda ha comunicato che a partire dal luglio 2021 la produzione in essere del motore per il Ducato sarà progressivamente ridotta fino alla totale cessazione, a seguito della decisione di FCA di internalizzare la produzione. Fino a tale data è confermato il normale flusso dei volumi produttivi.

Per affrontare il calo dei volumi previsto la CNHi sta predisponendo un piano articolato su tre fronti: consolidare e implementare volumi produttivi per le produzioni in essere (Daily e Fuso); insourcing di attività; contrattualizzazione nuovi clienti. A tal fine si prevede l’utilizzo di ammortizzatori sociali per permettere i lavori necessari nello stabilimento utili all’adeguamento degli impianti.

CNHi ha comunicato che non è in discussione il futuro dello stabilimento per il valore e la qualità del prodotto realizzato.

La Fiom ritiene che il raggiungimento dei notevoli risultati conseguiti nel corso degli anni dalla CNHi di Foggia, e che hanno permesso all’azienda di stabilire di anno in anno sempre nuovi record siano il frutto dell’intelligenza, del lavoro e dei sacrifici affrontati dai lavoratori.

Per la Fiom è un punto fermo il futuro occupazionale di tutte le lavoratrici ed i lavoratori in stabilimento a prescindere dalla tipologia di contratto di lavoro in essere. Pertanto alle normali scadenze riteniamo debbano essere stabilizzati i rapporti di lavoro oggi precari. 

La Fiom ritiene necessario con l’avvio odierno del confronto, di dover superare la divisione del tavolo sindacale e di avviare un percorso unitario a tutela dei lavoratori. E' indispensabile, per affrontare la scadenza del luglio 2021, realizzare un percorso di approfondimento utile individuare tutte le azioni necessarie a salvaguardare l’occupazione al fine di ridurre l’impatto degli ammortizzatori sociali.

Il tavolo, riconvocato per la fine di settembre 2019, dovrà approfondire tutte le questioni legate all’andamento produttivo e occupazionale”.

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