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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Sospesi i contratti di solidarietà: boccata d’ossigeno per i lavoratori del Don Uva

Zinno e Pollidoro della FP Cgil di Foggia: "Con un orario pieno potranno affrontare meglio le ricadute di questa crisi". Di Fonso e Nicastro: "Era ora"

Sono stati sospesi con nove mesi di anticipo i contratti di solidarietà per tutti i profili professionali che operano nelle strutture della Casa Divina Provvidenza. A partire dal 15 settembre, infatti, tutti i lavoratori delle sedi di Potenza, Foggia e Bisceglie si vedranno riconoscere l’orario di lavoro e le mensilità piene previste dalla contrattazione collettiva. La firma con i sindacati è avvenuta oggi.

“E’ il risultato – commentano con soddisfazione il segretario generale della FP Cgil di Foggia, Felice Zinno, e il coordinatore aziendale della Funzione Pubblica, Vincenzo Pollidoro – dell’azione sindacale che ha messo in evidenza come a fronte del contesto organizzativo, gli orari ridotti fossero di fatto incompatibili e inadeguati con le esigenze dei pazienti”.

Azienda e sindacati, nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo attivata dalla Casa Divina Provvidenza in data 3 ottobre 2012, con successivo passaggio al Ministero del Lavoro nel febbraio 2013, avevano sottoscritto un accordo per la gestione della crisi occupazionale, concernente anche altre criticità, che prevedeva la sottoscrizione dei contratti di solidarietà per un periodo che andava dal 01.07.2013 a tutto il 30.06.2015.

Oggi, invece, convocati presso gli uffici amministrativi da parte dei vertici aziendali, la stessa Congregazione Ancelle della Casa Divina Provvidenza ha riscontrato difficoltà operative nella gestione dei contratti di solidarietà e pertanto si è resa disponibile ad una cessazione anticipata degli stessi. “Come FP Cgil di Foggia - concludono Zinno e Pollidoro - registriamo un grande risultato per tanti lavoratori che da diverso tempo vivevano con poche risorse rinvenienti dai contratti di solidarietà, oggi, finalmente, con un orario pieno potranno sicuramente affrontare molto meglio le ricadute di questa crisi”.

In termini di soldi vuol dire circa 200 euro al mese in più per ogni dipendente: “Era ora, dopo gli enormi sacrifici fatti per 14 mesi dai lavoratori che hanno messo in campo parte delle risorse stipendiali pur di mantenere 70 lavoratori in servizio e non mettere gli stessi nelle condizioni di finire in mezzo alla strada” commentano i segretari provinciali dell’USPPI Massimiliano Di Fonso e Massimo Nicastro

Che aggiungono e concludono: “Ci aspettiamo adesso che i risultati positivi possano mettere il Don Uva di Foggia ed i propri lavoratori in una condizione di serenità”.

“Posso solo auspicare che questa decisione porti immediati effetti benefici su produttività e qualità dei servizi offerti e che spinga le forza sindacali ad ulteriormente collaborare con l’AS nella lotta contro l’assenteismo”. Così l’avv. Bartolo Cozzoli, Commissario Straordinario della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.

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