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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Contributi mensa e trasporto, Tar condanna la Regione: “No a discriminazioni tra asili”

Il giudice accoglie il ricorso della Fism Puglia: che siano scuole comunali o statali, oppure paritarie, non ci saranno differenze a tavola. Il contributo mensa e trasporto garantito a tutti

La sentenza del Tar Puglia dirime una questione spinosa, e riporta tutti i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia sullo stesso piano. Che siano scuole comunali o statali, oppure paritarie, non ci saranno differenze - quasi discriminazioni - a tavola: godranno tutti del contributo mensa e trasporto. Così è stato deciso dal giudice che ha accolto il ricorso presentato dalla Fism Puglia (Federazione italiana scuole materne e nidi) e condannato la decisione della Giunta Vendola. Cinquantasei delle 153 scuole paritarie pugliesi - frequentata da 6mila bambini - si trovano a Foggia.

Soddisfatto Fabio Daniele, presidente regionale FISM che puntualizza: “Avevamo definito una assoluta vergogna la decisione della Giunta Regionale che aveva messo in atto una vera discriminazione verso tutti i bambini che frequentano le Scuole dell’infanzia paritarie non profit della Regione Puglia, negando loro il contributo per la mensa riconosciuto solo ai bambini che frequentano le scuole Statali e Comunali. Avevamo chiesto al Presidente Vendola con quali parole avrebbe spiegato perché in Puglia ci sono bambini considerati diversi da altri e privi di alcuni diritti: lui ha taciuto, e l’Assessorato al Diritto allo Studio ha confermato la correttezza del suo operato”.

Il Tar Puglia, però, in sede cautelare, ha dato ragione alla Fism, patrocinata dall’avv. Massimo Vernola di Bari, depositando la sentenza in questione, che condanna la Regione Puglia annullando l’efficacia della Delibera di Giunta e riconosce “il diritto a vedersi inseriti nel piano regionale per il diritto allo studio per l’anno 2014 per le Scuole dell’infanzia paritarie gli stessi interventi, economici e non, previsti in favore delle scuole dell’infanzia statali e comunali a titolo di contributo per il servizio di trasporto e mensa”. Una bella pagina scritta per le Scuole dell’Infanzia paritarie non profit e per tutte le famiglie pugliesi che, continua Daniele, “all’interno del sistema scolastico pubblico saranno liberi di scegliere la scuola e il progetto educativo che ritengono più idoneo alle loro esigenze educative senza vedersi discriminati nelle provvidenze per il diritto allo studio”.

Un cortocircuito che si è venuto a creare a causa di una errata interpretazione della legge operata dalla Giunta Vendola. Perché, precisa l’avvocato Vernola, “la Regione Puglia ha forse la migliore Legge sul diritto allo studio d’Italia, che garantisce pari diritti a tutti i bambini a prescindere dalla scuola frequentata in quanto definisce la scuola dell’infanzia paritaria servizio pubblico, in linea con la legislazione nazionale sulla parità scolastica”. La speranza di Daniele, adesso, è quella di avviare un confronto costruttivo con l’Assessore Sasso, “affinché eviti il ricorso della Regione in appello al Consiglio di Stato e metta in atto i procedimenti amministrativi per una rapida assegnazione delle risorse per la refezione e il trasporto alle Scuole dell’Infanzia Paritarie”.

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