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Giovedì, 25 Aprile 2024

La seconda stazione esclusa dallo Sblocca Cantieri, caccia agli errori di Fast Confsal: “Non è foggianesimo”

Il sindacato ha presentato una serie di proposte di integrazione al 'Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci' del ministero che 'salta' la Capitanata in diversi punti. Appello a parlamentari e consiglieri regionali: "È un'opera al servizio di tutta la Puglia"

La seconda stazione di Foggia non compare nell’elenco delle 15 nuovi grandi opere da commissariare trasmesso dal Governo al Parlamento tre giorni fa, terza e ultima fase del procedimento introdotto dal decreto ‘Sblocca cantieri’ nel 2019. “Anche questa volta, incomprensibilmente, non è stata inserita”, fa rilevare, piccato, il responsabile del Centro Studi Fast Confsal Pasquale Cataneo.

L’esclusione, per lui, rappresenta “una contraddizione più unica che rara, perché quell’opera non è al servizio soltanto della comunità foggiana ma di tutta la Puglia e parte della Basilicata. Non è campanilismo, non è foggianesimo”. Non si capisce perché “tutte le altre opere sulla Napoli-Foggia-Bari siano state commissariate, mentre la seconda stazione no”. Prova a quantificare il numero di utenti penalizzati: sono “oltre 4 milioni di abitanti” che, se si evitasse il cambio banco, vale a dire l’inversione di marcia a Foggia, risparmierebbero fino a 15 minuti sui tempi di percorrenza.

La Fast Confsal ha chiamato a rapporto i parlamentari eletti in Capitanata e i consiglieri regionali per illustrare tutte le incongruenze che ha riscontrato nel 'Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci', datato 30 dicembre 2021, redatto dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Hanno accolto l’invito nella sala conferenze della stazione di Foggia i deputati Rosa Menga (Gruppo Misto), Giorgio Lovecchio (M5S), Antonio Tasso (Gruppo Misto – Maie) e la senatrice Gisella Naturale (M5S).

Dopo una caccia agli errori, il sindacato ha presentato una memoria sull’atto del governo, inviata dal segretario generale della Federazione Autonoma Sindacato dei Trasporti della Confsal, Pietro Serbassi, alla commissione Trasporti della Camera e alla commissione Lavori Pubblici del Senato. Ha passato ai raggi X le 118 pagine del Mims che rappresentano il presupposto per il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ottica della creazione di uno spazio ferroviario unico europeo. La Fast Confsal ha sintetizzato in 25 pagine le sue osservazioni.

Pasquale Cataneo evidenzia una “discrasia tra quello che si scrive nei documenti e quello che poi risulta dalla programmazione”. Foggia, ha ricordato, “è l’unico nodo crocevia di due corridoi: il Baltico-Adriatico, esteso da Ancona fino a Foggia, e lo Scandinavo Mediterraneo”. Eppure viene ‘saltata’ nel documento strategico. Tra le sottolineature in rosso c’è anche il porto Alti Fondali di Manfredonia “classificato come off Ten-T, mentre è di rilevanza nazionale almeno pari ad altri da includere”. Il porto, si evidenzia ancora, “è già connesso alla Infrastruttura Ferroviaria Nazionale al nodo/polo di Foggia attraverso una diramazione sulla linea Manfredonia-Foggia che attende solo di essere elettrificata”. Non è andata meglio all’aeroporto Gino Lisa che, per esempio, nel paragrafo relativo al miglioramento del sistema logistico nazionale attraverso il potenziamento dei collegamenti di ultimo miglio con aeroporti, porti e terminali merci, non viene menzionato tra gli aeroporti Comprehensive.

I sindacalisti sono saltati sulla sedia quando hanno visto la slide (riportata in basso e facilmente rintracciabile sul sito del ministero) che il 23 febbraio scorso il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha mostrato in una audizione in commissione Trasporti alla Camera sullo stato di attuazione del Pnrr: nell’immagine, la linea Napoli-Bari dell’Alta Velocità non passa per Foggia. “Forse, sulla scorta di queste immagini fanno delle programmazioni sbagliate”, osserva Cataneo, alla luce delle ripercussioni. Il segretario generale della Fast-Confsal di Puglia e Basilicata, Vincenzo Cataneo, guardando a un sistema infrastrutturale adeguato e alla creazione di un hub intermodale, parla di “opere incompiute come l’elettrificazione della linea Foggia-Manfredonia che permetterebbe il trasporto ferroviario anche per le merci”.

Il Centro Studi Fast-Confsal ha redatto puntuali proposte di emendamento, ma a quanto pare non sono state tenute in debita considerazione. Da qui l’appello ai parlamentari eletti in provincia di Foggia per rimediare. “Queste visioni non sono nostre, della Fast o della Confsal, ma sono dello stesso Governo – afferma Pasquale Cataneo – in applicazione di indirizzi di programmazione comunitari. Quindi, risulta essere contraddittorio scrivere delle cose e poi, nella pratica, sul territorio di Capitanata saltarle, svantaggiando oltre 4 milioni di pugliesi e in parte lucani”.    

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