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Economia San Marco in Lamis

Il mercato settimanale della discordia

Scontro infinito tra gli ambulanti e il sindaco Michele Merla sul mercato settimanale del mercoledì a San Marco in Lamis

A San Marco in Lamis le esigenze dell’amministrazione comunale di procedere con i lavori di ‘Distrettualizzazione, controllo delle pressioni e monitoraggio delle grandezze idrauliche nelle reti idriche in diverse zone del territorio comunale’ appaltati dall’Acquedotto pugliese e di quelli di recupero e riqualificazione del mercato ortofrutticolo giornaliero di piazza Oberdan che riguardano la sicurezza e l'ammodernamento della città, si scontrano con le istanze e i bisogni di 130 ambulanti di continuare a garantire lo svolgimento del mercato settimanale del mercoledì in centro.

Non si placano le polemiche rispetto all'ordinanza sindacale indifferibile e urgente in vigore dal 6 aprile al 5 ottobre, attraverso la quale il sindaco Michele Merla ha ordinato lo spostamento nell’area mercatale adiacente al campo sportivo comunale, di 105 su 131 posteggi (ad eccezione di quelli di via Carlo Rosselli). Per la terza volta consecutiva gli ambulanti sono pronti ad incrociare le braccia. Era già capitato mercoledì scorso. Tuttavia, qualche ora dopo, al termine di una riunione in Prefettura durata due ore e mezza, sembrava che le parti avessero trovato un punto di incontro (leggi). E invece, sono lontane anni luce dal raggiungere un accordo che tenga dentro le esigenze di tutti. Lo sono ancor più all’esito dell’ultimo incontro svoltosi nei locali di Corso Garibaldi.

Lo spostamento del mercato in periferia, zona campo sportivo, allargato al parcheggio degli autobus così da garantire a tutti di continuare ad esercitare l’attività commerciale, non trova d’accordo gli esercenti. Non ci sarebbe lo spazio a sufficienza per lavorare. “Legge alla mano e in modo circostanziato, i rappresentanti di categoria, nel corso dell’ulteriore lungo incontro, hanno messo a nudo tutti i problemi di sicurezza, di inadeguatezza e di mancato rispetto delle procedure nell’assegnazione dei posteggi che il Comune avrebbe voluto attuare creando contenziosi enormi, ingiustizie e dissenso tra gli operatori” si legge in una nota stampa a firma di Savino Montaruli.

Di tutt’altro avviso il primo cittadino, secondo cui gli stalli messi a disposizione degli ambulanti e un’area di 4300 mq, basterebbero se si tiene conto che una trentina di attività (casalinghi e alimentari) rimarrebbero in via Carlo Rosselli, settanta occuperebbero l’area di via Grande Torino e ventidue si sistemerebbero nel parcheggio tra il cimitero e lo stadio comunale Tonino Parisi. “Abbiamo rivisto gli stalli due volte” sottolinea a Foggiatoday. Il primo cittadino ha rimarcato che la misura dei posteggi terrebbe conto della somma che gli ambulanti verserebbero per quei metri quadrati. “La prefettura conviene con noi che in centro, con i lavori in corso, non ci sono più le condizioni” evidenzia.

Dall'altra parte della barricata, i concessionari di posteggio, 130 in tutto, promettono battaglia. Con la nota del 15 aprile inviata al sindaco, al segretario generale, al dirigente del settore Attività Economiche Suap, alla dirigente del settore Attività Economiche e Mercati della Regione Puglia, al Prefetto e al viceprefetto – i rappresentanti delle associazioni Giuseppe Rodelli per Anva Confesercenti, Rosario Cicciotti per Goia, Pasquale Angelilli per l’Ana Ambulanti Ugl, Michele Porro per Casambulanti e Savino Montaruli per UniPuglia, hanno chiesto l’immediata ripartenza del mercato del mercoledì nella sua area storica, sostenendo che “anche da parte della cittadinanza giunge un segnale di forte vicinanza agli ambulanti ed una richiesta popolare di ripresa del mercato in centro”.

Sulla questione, in realtà, il paese è spaccato in due. 

Le associazioni sostengono inoltre che non si trovi il documento strategico del Commercio e che non sia stato condiviso con le due associazioni di categoria (Confesercenti e Confcommercio). “Lo abbiamo, è stato approvato dal Consiglio comunale, c’è scritto che l’area mercatale è quella di via Grande Torino, ed è stata firmata dai sindacati di categoria" ribatte Merla.

Il muro contro muro prosegue. Al momento, non si intravede altra via che quella di un mercato settimanale che vedrebbe gli ambulanti alternarsi nella nuova area del campo sportivo, un mercoledì a testa: 65 e 65. Nei sei mesi di validità dell’ordinanza, l’amministrazione comunale potrebbe orientarsi in questa direzione, rivedendo la concessione degli stalli attraverso un nuovo bando. “La nostra è una esigenza, compresa quella di rimettere in sicurezza una parte della città” aggiunge il sindaco. “Ci abbiamo provato, si poteva trovare una soluzione”, chiosa il sindaco di San Marco in Lamis.

“Il mercato deve ripartire immediatamente. In caso contrario non si escludono eclatanti azioni di protesta e di azioni, anche legali, per salvaguardare un diritto che a nessuno è consentito mettere sotto ai piedi, neppure a San Marco in Lamis” la chiosa di Savino Montaruli.

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