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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

A Foggia la prima laurea in Italia che forma "professionisti della difesa"

Si parte a settembre, primo corso in Italia che si occupa scientificamente della protezione (di persone, luoghi, privacy, dati sensibili e della rete). E’ stato già approvato dal Ministero

Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia ha ottenuto l’accreditamento del nuovo corso di laurea magistrale (della durata di due anni) in Scienze Giuridiche della Sicurezza, primo corso del genere in Italia nato e strutturato per occuparsi scientificamente della protezione (di persone, luoghi, dati sensibili e rete).

L’obiettivo è formare giuristi con competenze nel campo della sicurezza, declinata nei suoi più importanti aspetti: protezione e difesa dei dati; della rete; del territorio; dei luoghi comuni e di quelli privati; sui luoghi di lavoro; dei beni culturali e paesaggistici; della propria privacy e di quella degli altri. 

Il nuovo corso di laurea avrà un anno comune per tutti (il primo) improntato sulla sicurezza delle informazioni e della protezione dati (con approfondimenti, studi e ricerche sulla tutela della privacy), e un secondo anno suddiviso in tre diverse aree di interesse scientifico (sicurezza sul lavoro, sicurezza delle aziende, sicurezza del territorio e dello Stato). 

Il nuovo corso – attivo da settembre, ci si potrà iscrivere dal prossimo anno accademico – è stato concepito non soltanto per chi ha già conseguito una laurea triennale in un qualsiasi Dipartimento di Giurisprudenza (per accedervi occorre essere in possesso di una triennale o quinquennale, anche se conseguite all’estero), ma anche per chi dopo aver compiuto studi diversi decide di specializzarsi nel grande tema della difesa (delle persone, dei luoghi, dei dati e della rete): può iscriversi, infatti, anche chi ha già conseguito una laurea in Informatica, Ingegneria, Scienze politiche, Economia, Psicologia (solo per fare degli esempi). 

Come detto si tratta del primo corso del genere attivato in Italia, peculiarità che lo accosta al corso di laurea in Scienze investigative (attivato oltre tre anni, fa sempre dal Dipartimento di Giurisprudenza) il cui successo e consolidamento l’hanno fatto diventare primo nel Mezzogiorno, tra i primi nel Paese.

Perché un corso in Scienze Giuridiche della Sicurezza.

«Abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di formare specialisti della sicurezza, a vario titolo – argomenta la prof.ssa Donatella Curtotti, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza –. Il corso in Scienze investigative ha dimostrato, col suo successo in termini di quantità di studenti e di qualità della loro formazione, che questo Dipartimento è diventato un’eccellenza di livello nazionale su questi temi. Manca in tutta Italia una laurea specialistica che prepari giovani nei settori della sicurezza, insegnandogli a prevedere, analizzare, studiare e isolare le minacce che vengono ormai dappertutto, dalla rete come dalla nostra stessa società. Insomma, abbiamo pensato a formare una figura fino ad oggi sconosciuta, utile a tutti quanti noi. Dedico questo successo, che è di tutto il Dipartimento, agli studenti e a chi, occupandosi della protezione degli altri, persegue innanzi tutto giustizia e verità. Ringrazio, inoltre, tre persone che in questo corso hanno creduto e lavorato a lungo, le proff. Cinzia Motti, Madia D’Onghia e la dott.ssa Laura Mascolo della segreteria didattica del Dipartimento di Giurisprudenza».

Origini e contesto storico e sociale.

Il nuovo corso di laurea magistrale in Scienze Giuridiche della Sicurezza risponde all’esigenza di creare, in ambito civile e militare, pubblico e privato, professionalità con una spiccata conoscenza degli aspetti giuridici, economici, tecnici e sociali, che afferiscono alla sicurezza nazionale e internazionale. Il settore della sicurezza sta subendo una trasformazione profonda, per la crescita delle minacce e per la consapevolezza e l’attenzione dell’opinione pubblica al tema. Le nuove tecnologie hanno influenzato le scelte in materia di governance, processi decisionali e responsabilità degli esponenti aziendali, nonché delle tecniche di tutela di un asset di cruciale importanza, ossia il c.d. segreto commerciale e le informazioni riservate in genere. Con specifico riferimento ai luoghi di lavoro, l'impiego delle tecnologie ha comportato una notevole trasformazione delle tipologie di rischio presenti sui luoghi di lavoro, nonché un incremento oggettivo dei fattori di rischio correlati all'organizzazione del lavoro e alla connessa esigenza di tutelare la privacy. Sul fronte della sicurezza del territorio e dello Stato, l’uso del web ha innalzato enormemente i fattori di rischio per la sicurezza delle persone e del territorio. II corso di laurea s'incentra su questo complesso settore d’interesse, proponendosi anzitutto di sviluppare una conoscenza comune nel campo della privacy, della sicurezza informatica e dei loro riflessi in ambito giuridico, economico, istituzionale e sociale, e poi di fornire una conoscenza specialistica in tre specifici campi di intervento di estrema attualità in cui è sempre più forte l'esigenza di garantire protezione (sicurezza dei dati aziendali, sicurezza sul lavoro e sicurezza del territorio e delle persone), che lo studente sceglierà in alternativa tra loro.

Sbocchi occupazionali.

«Inutile dire – aggiunge la prof.ssa Curtotti – che i rischi alla sicurezza di individui, aziende e Stato, crescono di giorno in giorno e rappresentano il tema di maggiore interesse sia nel settore pubblico che in quello privato. Il mondo del lavoro ha bisogno di nuove figure, del tutto assenti ancora, che sappiano affrontare e risolvere tali pericoli. Questo nuovo corso di laurea consentirà di partecipare ai concorsi nelle forze di polizia». Davvero molteplici gli sbocchi professionali offerti dal nuovo corso di laurea, eccone nel dettaglio solo alcuni di essi: Funzionario all'interno della Pubblica amministrazione, con compiti di gestione della sicurezza dei dati (dipartimento legale, privacy, ICT, ecc.); Consulente giuridico all’interno della Security aziendale. Corporate Security Manager. Responsabile della protezione dei dati (più comunemente noto come RPD o DPO); Esperto giuridico sulla valutazione di impatto e gestione dei dati; Funzionario all’interno delle Authority, con compiti di regolazione nei settori della comunicazione e della privacy; Consulente giuridico nell'ambito dei rapporti fra Authorithy, imprese ed enti pubblici e privati; Esperto giuridico nel trattamento dei dati relativi agli infortuni sul lavoro e alle malattie professionali e ai dati sanitari dei lavoratori; Responsabile e addetto del Servizio di prevenzione e protezione. Esperto giuridico di analisi e progettazione della sicurezza del lavoro e certificazione ambientale; Esperto giuridico in gestione delle risorse umane, con riferimento alle nuove tipologie contrattuali (lavoro a distanza, telelavoro, lavoro agile, lavoro su piattaforma e crowdworking) e ai connessi rischi emergenti; Funzionario nelle Agenzie di sicurezza governative. Il titolo di laurea con seguito consentirà, inoltre, di partecipare a tutti i concorsi nelle forze di polizia.

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