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Economia Pietramontecorvino

Con la campagna di scavo Unifg, prende forma il sito archeologico di Montecorvino

Al termine la decima stagione di indagine archeologica sul sito di Montecorvino, nuovi ritrovamenti arricchiscono la ricostruzione dell'insediamento di età bizantina, quale kastron e sede vescovile

Si avvia verso la conclusione la decima stagione di indagine archeologica sul sito di Montecorvino. L’insediamento è attestato da età bizantina (inizi XI sec.), quale kastron e sede vescovile, e scompare alle soglie dell’evo moderno; la memoria dell’abitato è conservata dagli  imponenti e scenografici resti della torre castrale e della cattedrale, visibili anche a distanza.

La ricerca archeologica nel sito di Montecorvino, a cura del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia e diretta dai professori Pasquale Favia e Roberta Giuliani, è sostenuta dal contributo dei Comuni di Pietramontecorvino e Motta Montecorvino con l'obiettivo di ricomporre le vicende insediative di un tipico abitato medievale arroccato e fortificato nel territorio di Capitanata.
 
I lavori di scavo hanno ricostruito l’intera planimetria della cattedrale; la campagna 2015 sta perfezionando la ricomposizione del complesso edilizio vescovile che fiancheggiava la chiesa sul fronte meridionale corredato dai vani della residenza episcopale. Le ricerche condotte quest'anno, hanno ulteriormente arricchito il quadro conoscitivo sul castello: alle due torri difensive, alla cappella castrale, ai vani di servizio si aggiungono ora le tracce del fronte orientale di ingresso, del muro di recinzione settentrionale, di alcune fosse per la conservazione del grano, di vestigia di epoca bizantina e normanna. In corso anche indagini su alcune tombe.
 
Grazie alla campagna scavo 2015, l'imponente mole di resti scultorei, pittorici, ceramici, metallici, vitrei numismatici, osteologici si è arricchita di maioliche con raffigurazioni di cavalieri e arpie, di oggetti del mondo equestre (morsi, ferri, speroni, staffe) e di manufatti per abbigliamento (fibbie di cintura). I resti organici ritrovati, offrono importanti testimonianze del paesaggio agricolo e vegetale medievale, cittadino, mentre quelli ossei llustrano lo stato fisico e di salute degli abitanti (mettendo in luce ad esempio casi di lebbra) ma anche del mondo animale (bovini, cervi, tartarughe).
 
Lo scavo di Montecorvino, fra quelli attualmente in corso condotti dal Dipartimento di Studi Umanistici, risulta il più longevo avendo raggiunto il decimo anno di ricerca; le indagini archeologiche succedutesi nel tempo sono state condotte in modo da coniugare le esigenze scientifiche con l'aspetto didattico e di formazione sul campo. Numerosi, infatti, gli studenti dei corsi di laurea triennale in Lettere e Beni Culturali e magistrale in Archeologia dell'Università degli studi di Foggia, ma anche gli studenti universitari provenienti da altri atenei, che hanno partecipato agli scavi.
 
"Lo scavo di Montecorvino  - ha spiegato il prof. Favia - rappresenta ormai un passaggio fondamentale del progetto di ricerca su caratteri dell’insediamento medievale di Capitanata ma abbina all’itinerario scientifico una forte valenza didattica e formativa per i nostri studenti ai quali viene data la possibilità di sviluppare competenze specifiche e individuare le proprie vocazioni operative in un continuo scambio di esperienze e confronto non solo con i docenti ma anche con colleghi provenienti da altre università che pure partecipano agli scavi".
 
 "Questo progetto, in cui crediamo fortemente, rappresenta anche un'opportunità per porre l'attenzione, ancora una volta, sull'importanza di attuare politiche di recupero, salvaguardia,  valorizzazione e fruizione pubblica del ricco patrimonio culturale del nostro Territorio costituito dalle vestigia di molti insediamenti medievali abbandonati e a rischio di degrado o scomparsa - ha aggiunto la prof.ssa Giuliani". "Un patrimonio che, se concretamente tutelato e promosso, può migliorare la capacità attrattiva della Capitanata con importanti ricadute sul piano culturale, occupazionale ed economico".

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