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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Sanitaservice, Cgil proclama stato di agitazione. Russo: "Attoniti, tutela dei diritti non li trasformi in privilegio"

Dichiarazione di Sanitaservice Asl Foggia alla luce dello stato di agitazione proclamato dalla Cgil. L'amministratore unico Massimo Russo: "Parole abnormi e inutilmente allarmistiche"

"La proclamazione dello stato di agitazione attivato dalla Funzione Pubblica CGIL Foggia lascia attoniti". Esordisce così una nota stampa della Sanitaservice dopo l'annunciato del sindaco. "La Sanitaservice Asl Fg ha riattivato un serrato dialogo istituzionale con le rappresentanze sindacali dopo anni di vuoto assoluto. In pochi mesi sono stati raggiunti traguardi significativi. A dimostrarlo ci sono le 150 conciliazioni sindacali sottoscritte con altrettanti lavoratori a conclusione di annose tensioni sociali. In particolare - continua la nota-, si evidenzia la sottoscrizione del primo Contratto Integrativo Aziendale, unico esempio in Puglia, con il quale l'Azienda ha riconosciuto ai propri lavoratori numerosi benefits tipici delle migliori prassi privatistiche. Dai buoni pasto alle indennità di disagio, dalla banca ore ai premi di produttività. L'azione sindacale lascia sgomenti anche in considerazione del clima lavorativo in un'azienda che conta quasi mille operatori qualificati e che offre servizi particolarmente delicati, spessissimo apprezzati dall'utenza. Una forza lavoro efficiente ed affidabile".

"Va tuttavia ringraziata la CGIL per aver creato l'opportunità di incontrare il Signor Prefetto, il quale potrà conoscere le peculiarità di questa realtà locale, ma anche la puntualità con la quale si erogano tutti gli emolumenti stipendiali e gli oneri contributivi e fiscali. Le affermazioni del responsabile settore sanità provinciale della CGIL risultano abnormi e inutilmente allarmistiche. Esse fanno trasparire uno stereotipo ideologico pericoloso ed ormai desueto nella pubblica amministrazione che tutti vogliono debellare, compresi i lavoratori. Lo stereotipo dell'appiattimento dei meriti, dell'annacquamento delle differenze, in parole povere degli incentivi a pioggia. Nel concreto, infatti, l'autorevole sigla sindacale lamenta il ritardo di un mese e mezzo nell'erogazione del primo premio di produttività nella storia di questa azienda. Un premio che scientemente è stato regolamentato con procedure molto rigorose che prevedono anche la corresponsione ridotta dello stesso in caso di raggiungimento parziale degli obiettivi minimi prefissati".

"Si dimentica - si legge ancora nella nota dell'azienda guidata da Massimo Russo-, con colpevole superficialità, che queste forme di incentivazione sono sottoposte al controllo maniacale della Corte dei Conti, che punisce senza sconti chi distribuisce arbitrariamente risorse dell'intera collettività. Ed è proprio per garantire massima trasparenza e legalità che la Sanitaservice ASL FG ha commissionato ed ottenuto dall'Università di Foggia una puntuale indagine di Customer Satisfaction per certificare con terzietà la qualità dei servizi aziendali offerti. Sempre per lo stesso obiettivo, sono in corso di elaborazione le schede individuali di valutazione e gli algoritmi di assegnazione ponderata dei premi. Non da ultimo l'azienda si è voluta dotare, pur non essendo obbligatorio, anche di un Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) ad ulteriore garanzia dell'intero processo. La velocità è nemica della precisione. La propaganda è nemica della verità. La strumentalizzazione dei lavoratori è nemica degli stessi lavoratori. I premi di produttività verranno distribuiti, così come previsto dalle prescrizioni contrattuali, solo se dovuti e solo se certificati da autorevoli soggetti terzi. Si procederà nel più breve tempo possibile, ma nella consapevolezza che l'utilizzo di ingenti risorse pubbliche impone la massima cautela. Lascia infine basiti l'ignoranza di chi sventola gravi inadempienze dimenticando che la maggior parte degli Enti pubblici, ben più blasonati di Sanitaservice, tardano nell'erogazione di questi stessi incentivi, e ciò proprio per evitare errori, sviste e disparità di trattamento. "In un Paese che voglia dirsi democratico - conclude la nota stampa-, la tutela dei diritti non deve trasformarli in privilegi." (Cit. Stefano Nasetti)

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